Caccia agli orsi in Svezia: 500 esemplari a rischio e gli ambientalisti salgono sul piede di guerra!

In Svezia si autorizza la caccia a 500 orsi, ma gli ambientalisti avvertono: questa scelta potrebbe portare all'estinzione! 🐻🌍

A cura di Redazione
21 agosto 2024 13:31
Caccia agli orsi in Svezia: 500 esemplari a rischio e gli ambientalisti salgono sul piede di guerra!
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In Svezia autorizzata la caccia a 500 orsi bruni: preoccupazione tra gli ambientalisti

La stagione di caccia in Svezia è ufficialmente iniziata, e con essa è arrivato il via libera da parte delle autorità per abbattere ben 486 orsi bruni. Questo dato, che potrebbe sembrare solo un numero, rappresenta una cifra estremamente preoccupante: quasi il 20% dell’intera popolazione di orsi presenti nel paese. La situazione suscita legittime preoccupazioni tra gli ambientalisti, che temono un’ulteriore diminuzione di una specie già in affanno.

Lo scorso anno, la cronaca ha già segnalato l’abbattimento di 722 orsi, un numero che si riflette in un trend di declino significativo. Solo nel 2008 si contavano circa 3.300 esemplari di orso bruno in Svezia, ma chi oggi osserva la fauna selvatica del paese nordico sa che il numero è sceso a soli 2.000 esemplari, un calo allarmante che pone la specie a rischio di estinzione.

La caccia agli orsi è una questione controversa. Diverse associazioni ambientaliste, come la Swedish Carnivore Association, criticano duramente ciò che definiscono una “pura caccia al trofeo”. Magnus Orrebrant, presidente dell’associazione, ha dichiarato: “La gestione della fauna in Svezia sembra più orientata a uccidere gli animali piuttosto che a preservarli”. Questo richiamo alla responsabilità si addiziona a preoccupazioni anche tra i cacciatori, con Anders Nilsson, un cacciatore del Norrland, che sottolinea: “Ci sono cacciatori preoccupati che si stiano abbattendo troppi orsi. Se la caccia continua a questo ritmo, la Svezia potrebbe scendere al di sotto del numero minimo di 1.400 esemplari, ritenuto necessario per mantenere una popolazione vitale”.

Questa stagione di caccia si colloca all’interno di un contesto più ampio, dove anche altre specie, come alci, linci e lupi, hanno visto la loro popolazione ridursi drammaticamente a causa degli abbattimenti. La mancanza di un approccio sostenibile nella gestione della fauna selvatica in Svezia solleva interrogativi sull’effettivo impegno del paese nella conservazione della biodiversità.

La licenza per abbattere 486 orsi bruni si fa quindi simbolo di una crisi più profonda, in cui si battaglia tra tradizioni venatorie e necessità di tutela ambientale. Gli ambientalisti sono ora in allerta e si preparano a mobilitarsi, sottolineando l’urgenza di una riflessione seria sulle politiche di caccia e sull’equilibrio ecologico, in un momento storico in cui la natura richiede più che mai la nostra attenzione e rispetto.

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