Crosetto annuncia che i nostri soldati rimarranno in Libano per prevenire l'escalation grazie all'Unifil

Crosetto rassicura: i nostri soldati rimangono in Libano con Unifil per mantenere la pace. Scopri come! 🌍⚔️

A cura di Redazione
01 agosto 2024 12:05
Crosetto annuncia che i nostri soldati rimarranno in Libano per prevenire l'escalation grazie all'Unifil
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Crosetto: “I nostri soldati restano in Libano, Unifil può scongiurare l’escalation”

In un contesto di crescente tensione in Medio Oriente, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha confermato che i 1.200 militari italiani attualmente schierati in Libano continueranno a rimanere nel Paese, supportando la missione delle Nazioni Unite (Unifil) fino a quando questa potrà operare. Durante l’informativa urgente alla Camera, Crosetto ha espresso preoccupazione per la possibilità di un’escalation militare nella regione, evidenziando tuttavia che i nostri soldati "non sono più a rischio di prima".

Unifil come elemento di stabilità

Secondo Crosetto, la presenza di diecimila soldati Onu nella zona potrebbe rappresentare un fattore cruciale per evitare conflitti diretti. "Siamo convinti che la nostra presenza, quella di Unifil, sia in questo momento l’unico elemento in grado di portare stabilità ed evitare ulteriori escalation", ha dichiarato. "Mai come oggi può essere un elemento di pacificazione", ha aggiunto, sottolineando l’importanza della missione ONU nel garantire sicurezza.

Il Ministro ha riconosciuto che, sebbene Unifil non abbia raggiunto completamente i suoi obiettivi, la sua esistenza può contribuire a un contesto di maggiore sicurezza e dissuadere i possibili attacchi reciproci tra le fazioni in conflitto.

Monitoraggio della situazione

Crosetto ha anche evidenziato l’importanza di informare le parti in conflitto, come Israele e Hezbollah, precisando che i soldati presenti in Libano "non sono alleati di una delle due parti", ma sono lì per garantire la pace. Il Ministro ha chiarito che il primo compito del Governo è garantire la sicurezza delle forze armate italiane, rimanendo vigili sulle circostanze attuali, che rimangono delicate e potenzialmente pericolose.

Sicurezza dei militari italiani

Infine, Crosetto ha rassicurato che la sicurezza dei soldati italiani non è mai stata così compromessa come in passato: “La sicurezza dei nostri militari non è più a rischio che nei mesi scorsi”, ha affermato. Inoltre, ha ribadito l’importanza di un solido apparato di intelligence per prevenire che i nostri soldati vengano coinvolti in conflitti armati, pur riconoscendo che esiste la possibilità di un’incidentalità in caso di ulteriori intensificazioni degli scontri.

Concludendo il suo intervento, Crosetto ha rimarcato la necessità di un dialogo continuo con le Nazioni Unite per garantire la sicurezza del personale Unifil, ribadendo così l’impegno dell’Italia a mantenere una presenza strategica e stabilizzatrice in Libano. La situazione resta monitorata con la massima attenzione, mentre gli sviluppi regionali continuano a destare preoccupazione.

✅ Fact CheckFONTE VERIFICATA

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