Speranze di tregua a Gaza con Hamas pronto a riprendere il piano del presidente Biden

A Gaza si aprono spiragli di tregua. Hamas accoglie la proposta di Biden per una nuova speranza di pace! 🌍✌️

A cura di Redazione
12 agosto 2024 11:22
Speranze di tregua a Gaza con Hamas pronto a riprendere il piano del presidente Biden
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A Gaza, Speranze di Tregua: Hamas Pronto a Collaborare con il Piano di Biden

ROMA – Un barlume di speranza si staglia all’orizzonte della Striscia di Gaza, dove Hamas ha dichiarato di essere favorevole a ripartire dal piano di pace in tre fasi proposto dal presidente statunitense Joe Biden lo scorso 31 maggio. Questa notizia è stata riportata dall’emittente Al Jazeera, aprendo un nuovo capitolo nelle complesse dinamiche del conflitto israelo-palestinese.

Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, hanno svolto un ruolo fondamentale nel persuadere Israele a partecipare a un incontro di negoziazione con il movimento palestinese, fissato per il 15 agosto. In questo contesto, Francia, Germania e Regno Unito hanno lanciato un appello congiunto per richiedere un immediato cessate il fuoco, esprimendo preoccupazione per le continuità delle violenze. "I combattimenti devono finire ora", si legge nella dichiarazione firmata dai leader di questi paesi, con un invito aperto a tutte le parti per raggiungere una risoluzione pacifica.

I firmatari, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Keir Starmer, hanno chiesto anche il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e l’urgente consegna di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, che sta vivendo una crisi senza precedenti. "La popolazione di Gaza ha bisogno di consegne e distribuzioni urgenti e senza restrizioni degli aiuti", hanno dichiarato.

Le notizie da Gaza, però, restano allarmanti. Nelle ultime 24 ore, si contano altri 25 morti a causa dei raid aerei israeliani, mentre centinaia di migliaia di civili continuano a fuggire dall’area meridionale di Kahn Younis, dove sono state ordinate evacuazioni forzate. La situazione umanitaria è critica: la mancanza di acqua e cibo ha costretto molti a ripararsi all’aperto, cercando di trovare un riparo temporaneo sui marciapiedi.

Nonostante I tentativi di mediazione, le ostilità non si sono fermate. Solo nel weekend, un raid contro una scuola-rifugio ha causato la morte di circa un centinaio di civili. Secondo l’Ufficio centrale di statistica palestinese, ad oggi, è stato ucciso l’1,8% della popolazione, con un preoccupante 75% delle vittime sotto i 30 anni.

In un contesto così delicato, il richiamo alla moderazione giunge anche da parte delle potenze europee, che hanno esortato l’Iran a evitare provocazioni nei confronti di Israele, soprattutto alla luce delle recenti tensioni derivanti dall’uccisione di leader di Hamas e Hezbollah.

Questo momento di speranza, con la ripresa dei negoziati nella fase di crisi, potrebbe rivelarsi decisivo. Tuttavia, la strada verso la pace rimane irta di ostacoli, mentre la comunità internazionale guarda con apprensione gli sviluppi in una regione storicamente segnata dal conflitto.

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