VIDEO | Emergency si fa strada nella Striscia di Gaza per prendersi cura dei civili
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VIDEO | Emergency entra nella Striscia di Gaza: “Cureremo i civili”
Roma – Dopo un lungo e complesso processo di approvazione, l’organizzazione umanitaria Emergency ha finalmente ottenuto il permesso per entrare nella Striscia di Gaza. Questa decisione arriva in un momento critico per la popolazione locale, già duramente provata dalla guerra. In una nota ufficiale, l’organizzazione ha confermato l’avvio della sua missione, dedicandosi a fornire assistenza sanitaria di base.
La situazione a Gaza è allarmante. Secondo Stefano Sozza, capomissione di Emergency nella regione, “la popolazione è allo stremo”. La mancanza di servizi sanitari, unita alla scarsità di acqua, cibo e abitazioni, ha profondamente colpito la vita quotidiana dei cittadini gazaiani. Nonostante le difficoltà, Emergency è determinata a portare aiuti in un contesto caratterizzato da restrizioni severe e condizioni di sicurezza precarie.
In questo periodo, l’accesso delle organizzazioni umanitarie è considerevolmente limitato. Solo negli ultimi mesi, 68 missioni umanitarie sono state negate dalle autorità israeliane, riducendo lo spazio disponibile per le attività necessarie. Inoltre, la superficie umanitaria dichiarata ad Al-Mawasi è diminuita drasticamente, passando da quasi 59 chilometri quadrati a circa 46.
A fronte di tali restrizioni, Emergency ha lavorato per preparare un progetto di assistenza e ha attivato collaborazioni con agenzie delle Nazioni Unite e altri enti presenti sul territorio. Ora che l’accesso è stato concesso, l’organizzazione è in procinto di identificare un’area adatta per costruire una clinica, con l’obiettivo di fornire assistenza medica nelle modalità più efficaci possibili.
“I bisogni sanitari sono enormi,” continua Sozza, facendo riferimento alla pressione che grava sugli ospedali locali, già sovraccarichi e privi del personale e delle risorse necessarie. Queste strutture, infatti, spesso devono affrontare pazienti con condizioni che potrebbero essere trattate in modo ambulatoriale, aggravando ulteriormente la crisi.
La clinica che Emergency sta per avviare offrirà una gamma di servizi importantissimi, tra cui primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche e assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini. Le attività si estenderanno anche alla salute riproduttiva e al follow-up infermieristico post-operatorio.
Le condizioni di vita nella Striscia di Gaza sono insostenibili. Emergency è cosciente della gravità della situazione e sottolinea la necessità di un cessate il fuoco immediato per consentire l’ingresso di ulteriori aiuti umanitari. “La popolazione di Gaza non può continuare a vivere in queste condizioni disumane,” conclude Sozza, evidenziando l’urgenza di un intervento internazionale.
Con l’attivazione della base logistica in Giordania a supporto delle operazioni, Emergency dimostra la sua volontà di rimanere al fianco delle persone più vulnerabili, mentre la comunità internazionale è chiamata a non abbassare la guardia di fronte a questa emergenza umanitaria.