Aggressione in ospedale a Foggia: un 18enne arrestato. Serve l'intervento dell'esercito!
Foggia ancora scossa da un'aggressione in ospedale. Un 18enne arrestato e la richiesta di maggiore sicurezza. È ora di agire! ⚠️🏥
A Foggia un’altra aggressione in ospedale: arrestato un 18enne. “Qui serve l’esercito”
Foggia, 9 settembre 2024 – Non si ferma la spirale di violenza all’interno delle strutture sanitarie italiane. A Foggia, un giovane di 18 anni è stato arrestato dopo aver aggredito tre infermieri del Pronto soccorso del Policlinico. Questo episodio segna l’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario in un contesto già critico, aggravato da un aumento costante di simili incidenti.
L’aggressione è avvenuta nella notte, quando il giovane è giunto in ospedale per un attacco d’ansia. Nonostante la motivazione iniziale che lo ha portato a cercare aiuto, il ragazzo ha iniziato a colpire i sanitari con calci e pugni, ferendoli. Le autorità hanno intervenuto prontamente, arrestando il giovane per lesioni personali a personale esercente la professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale.
Questo nuovo episodio arriva a pochi giorni da un altro increscioso evento, quando i familiari di una ragazza deceduta durante un intervento chirurgico si sono scagliati contro i medici del reparto di chirurgia toracica. «Le aggressioni stanno diventando una pratica insostenibile», hanno commentato i rappresentanti delle organizzazioni sanitarie.
“Portare l’esercito negli ospedali riuniti di Foggia”
In risposta a questo clima di paura e violenza, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, ha lanciato una proposta choc: «Creare un presidio dell’esercito negli ospedali pugliesi». Anelli ha sottolineato come la presenza dello Stato non stia garantendo la sicurezza necessaria all’interno delle strutture sanitarie. «Se la Polizia non riesce a garantire un presidio efficace, le forze dell’ordine devono essere supportate in modo significativo», ha affermato.
Medici in sciopero a Foggia il 16 settembre
Il crescente fenomeno di violenza ha spinto i rappresentanti dei medici a proclamare uno stato di agitazione. Le organizzazioni Anaao Assomed e Cimo Fesmed hanno indetto una manifestazione unitaria per il 16 settembre, durante la quale si chiederà una risposta concreta da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza del personale sanitario, sempre più esposto a situazioni di rischio. «Più di uno caso a settimana di aggressioni è inaccettabile», hanno dichiarato i segretari regionali.
La proposta di Daspo per chi aggredisce i sanitari
In un contesto di crescente attenzione sul tema, si sta iniziando a parlare di misure legislative più severe. È infatti in discussione un disegno di legge che prevede l’adozione di un "Daspo sanitario", che punirebbe i violenti escludendoli temporaneamente dal servizio sanitario. L’iniziativa, che ha raccolto il consenso di medici e sindacati, mira a trovare un deterrente efficace contro chi usa la violenza nei confronti degli operatori sanitari. «Servono azioni immediate e severe per affrontare un fenomeno in espansione», ha affermato Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale.
Con una situazione in continua evoluzione, il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una sfida cruciale: garantire la sicurezza e il rispetto per coloro che dedicano la loro vita al benessere degli altri. La proposta di intervento dell’esercito potrebbe rappresentare una risposta estrema a un problema sempre più preoccupante, mentre il mondo della medicina continua a mobilitarsi per rivendicare diritti e sicurezza sul posto di lavoro.