Alluvione a Idice: Residenti in Prima Linea Raccontano la Drammatica Notte di Terrore e Insultante Indifferenza
Alluvione a Idice: residenti raccontano l'inaspettato disastro. Tre metri d'acqua in 45 minuti hanno sommerso le loro vite. Scopri di più! 🌊🏠
Alluvione a Idice: Acqua Sale Tre Metri in Quarantacinque Minuti, I Residenti Raccontano il Disastro
BOLOGNA – Un drammatico racconto di caos e distruzione emerge da Idice, una frazione di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, dove l’alluvione ha colpito in modo devastante nelle ultime ore. “Questa è casa mia, o meglio quella che era casa mia. Questo è il balcone del pianoterra, e sotto ci sono tre metri d’acqua”, dichiara un residente nel video condiviso nei gruppi WhatsApp locali. L’acqua è salita in maniera fulminante, passando da un livello relativamente controllato a tre metri nel giro di soli 45 minuti, lasciando i cittadini completamente impreparati.
La situazione, raccontano i residenti, è rapidamente degenerata nella notte. “Non c’erano avvisaglie di un vero e proprio disastro” spiega uno degli abitanti. L’argine del fiume sembrava saldamente intatto e la corrente del fiume era tre metri più bassa rispetto al terreno circostante al momento della piena. Tuttavia, un rumore improvviso ha segnato l’inizio della calamità: “Ho sentito un forte rumore e in meno di un’ora ci siamo ritrovati con l’acqua alta tre metri”.
Molti residenti attribuiscono la rapida inondazione a una combinazione della conformazione del terreno, che crea una sorta di cunetta, e l’espansione della cava vicina che si riempie d’acqua durante le forti piogge. “Crediamo che il fiume abbia tracimato, entrando nella cava come se fosse una cassa di espansione, per poi inondare i campi circostanti”, affermano. Quest’anno, la situazione è stata acuta; rispetto all’alluvione dell’anno scorso, che aveva portato a un innalzamento di soli 30 centimetri, l’attuale evento è stato devastante.
I danni materiali sono ingenti: garage e cantine sono completamente allagati, e “i portoni metallici sono esplosi”, raccontano i residenti, tutti preoccupati di come affrontare le conseguenze delle inondazioni. Molti veicoli e attrezzature domestiche sono stati danneggiati, e le famiglie sono ora costrette a fare i conti con migliaia di metri cubi d’acqua persistente.
Le reazioni delle istituzioni, purtroppo, sono state deludenti. “I Vigili del Fuoco sono venuti, ma non avevano mezzi adeguati”, affermano con frustrazione i residenti, che si sono trovati costretti a contattare direttamente ditte di autospurgo a proprie spese. Un abitante ha addirittura preso l’iniziativa di usare una propria idrovora, ma il lavoro si preannuncia lungo e difficile: “Ci vogliono almeno trenta ore per pompare via l’acqua”.
Attualmente, si attende l’intervento dei tecnici di Enel per gestire i contatori, ma è chiaro che “è inutile quando sono sommersi da tre metri d’acqua”. I residenti esprimono una forte critica nei confronti della mancanza di coordinamento tra le istituzioni locali. “Se ho bisogno di aiuto, devo rivolgermi a San Lazzaro”, lamentano, segnalando anche il degrado di strutture protettive importanti come la briglia sul fiume, che negli anni ha perso efficacia e che avevano denunciato senza ricevere risposte adeguate.
In un clima di incertezza e perdita, i residenti di Idice si uniscono nella speranza di poter tornare a una parvenza di normalità, ma il cammino si preannuncia lungo e tortuoso.