Gabriele Muccino critica Sangiuliano: la sua visione ha minato il cinema italiano!

Gabriele Muccino critica duramente Sangiuliano, accusandolo di aver compromesso il cinema italiano. Scopri tutti i dettagli e le reazioni! 🎬🇮🇹✨

A cura di Redazione
09 settembre 2024 17:18
Gabriele Muccino critica Sangiuliano: la sua visione ha minato il cinema italiano!
Condividi

Gabriele Muccino attacca Sangiuliano: “Ha distrutto il cinema italiano”

Il regista di "A casa tutti bene" si scaglia contro l’ex ministro che avrebbe messo in ginocchio l’intero settore per "una visione insensata e miope".

Roma – A pochi giorni dalle dimissioni di Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro della Cultura, il regista Gabriele Muccino ha lanciato un duro attacco verso il suo operato. Secondo Muccino, le decisioni prese da Sangiuliano negli ultimi due anni avrebbero inflitto un colpo mortale al cinema italiano.

“Fino ad un anno fa, il cinema italiano stava vivendo un periodo di grande prosperità,” ha affermato Muccino in un’intervista a La Stampa e attraverso i suoi canali social. Il regista sottolinea come il settore fosse sostenuto da agevolazioni fiscali del tax credit, che avevano attratto anche grandi produzioni americane, rendendo l’Italia un polo d’attrazione per le produzioni cinematografiche.

A suo avviso, la nuova legge sul tax credit introdotta da Sangiuliano ha frenato e bloccato decine di progetti, spingendo numerosi investitori a rivolgersi a nazioni europee che offrono vantaggi economici più vantaggiosi. “Moltissime produzioni si sono fermate; gli investitori sono fuggiti verso altri Paesi europei,” ha aggiunto Muccino, evidenziando il grave impatto di queste decisioni sull’occupazione e sull’economia del settore.

UN SETTORE “MESSO IN GINOCCHIO”

Muccino ha tracciato un quadro desolante della situazione, descrivendo come migliaia di lavoratori del settore si siano trovati in difficoltà: “Le Regioni con molti meno soldi nelle casse” e professionisti come macchinisti, sceneggiatori e costumisti privi di lavoro. “Non ci sono stati vantaggi per nessuno,” ha affermato il regista.

La critica di Muccino non risparmia l’aspetto ideologico delle scelte di Sangiuliano: “In nome di una visione ideologica, insensata e miope, il cinema italiano è stato messo letteralmente in ginocchio.” La forza vitale dell’industria cinematografica, secondo Muccino, va al di lĂ  della politica, richiedendo un’attenzione urgente e costruttiva.

“Sangiuliano se n’è andato, non mancherà a nessuno, ma il danno è stato fatto,” ha concluso Muccino, auspicando una ripresa del settore. “Ci auguriamo fortemente che si faccia ripartire un’industria che è al di sopra della politica e delle sue dinamiche.”

L’APPELLO AL MINISTRO GIULI

L’ex Ministro della Cultura viene invitato anche a rivedere le leggi introdotte da Sangiuliano. “Mi auguro che il nuovo Ministro Giuli ascolti chi lavora nell’audiovisivo e restituisca al cinema italiano forza e prestigio,” ha dichiarato Muccino, lanciando un appello a un nuovo inizio per l’industria cinematografica italiana.

La situazione attuale, con molti professionisti in difficoltà e progetti fermi, richiede un intervento rapido e decisivo. “Errori ci sono stati, vanno rimessi a posto,” ha sottolineato il regista, affinché il cinema italiano possa tornare a brillare nel panorama internazionale.

Gabriele Muccino, dunque, non solo esprime una critica a Sangiuliano, ma invita tutti a riflettere sull’importanza del settore e sulla sua storica rilevanza per l’economia e la cultura italiana.

âś… Fact Check FONTE VERIFICATA

Ti è piaciuto questo articolo? Seguici...

Via Newsletter

Niente spam, solo notizie interessanti. Proseguendo accetti la Privacy Policy.

Sui Canali Social