Gaza, le famiglie degli ostaggi denunciano l'abbandono di Netanyahu
Le famiglie degli ostaggi di Gaza denunciano l'abbandono da parte di Netanyahu. Scopri le loro travolgenti testimonianze. 💔🕊️
Gaza, il grido d’allerta delle famiglie degli ostaggi: “Netanyahu li ha abbandonati”
Roma – Le famiglie degli ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre scorso hanno lanciato un appello accorato, accusando il primo ministro Benjamin Netanyahu di non aver preso le misure necessarie per garantire il loro ritorno a casa. In seguito all’uccisione di altri sei ostaggi da parte di miliziani di Hamas, il “forum” che rappresenta i familiari ha sottolineato la responsabilità diretta del governo nelle recenti tragedie.
Nel comunicato, le famiglie si dicono profondamente deluse dalla gestione della crisi. “Benjamin Netanyahu deve assumersi la responsabilità di aver abbandonato gli ostaggi”, affermano i familiari in un messaggio che evidenzia l’urgenza di una risposta adeguata da parte del governo. Le vittime, identificabili come Ori, Almog, Hersh, Carmel, Alexander e Eden, avrebbero potuto ricongiungersi con i propri cari se non fosse stata per la mancata conclusione di un accordo, secondo il forum.
In particolare, la nota specifica che nonostante gli sforzi dell’esercito, solo otto ostaggi sono stati salvati negli ultimi mesi, rispetto ai 105 che erano stati rilasciati grazie a un accordo firmato nel novembre precedente. “La mancata firma di un accordo ha avuto conseguenze dirette sulle nostre vite”, lamentano le famiglie, che chiedono maggiore trasparenza e responsabilitĂ da parte del governo.
L’eco della denuncia è amplificata dai tragici eventi che hanno colpito la zona. I sei ostaggi ritrovati senza vita erano stati scoperti all’interno di un tunnel sotterraneo a Rafah, vicino al confine con l’Egitto. “Avrebbero potuto essere con le loro famiglie”, aggiungono i familiari, evidenziando l’ingiustizia della loro sorte e l’inefficienza nella strategia di rescissione del governo israeliano.
In risposta alle accuse, un portavoce dell’esercito di Tel Aviv, Daniel Hagari, ha dichiarato che i sei ostaggi sono stati assassinati da membri di Hamas poco prima che potessero essere liberati dalle forze israeliane, alimentando ulteriormente il clima di tensione e angoscia.
A questo si aggiungono le notizie di violenze continue non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania, dove le forze israeliane hanno recentemente avviato operazioni militari. Nella mattinata di oggi, sono stati segnalati tre agenti di polizia di Tel Aviv uccisi in un attacco armato in prossimitĂ di Hebron.
Le famiglie degli ostaggi, attraverso la loro nota, non solo esprimono il loro dolore ma lanciano un appello diretto: “A Netanyahu chiediamo di smettere di nascondersi e fornirci una spiegazione per questo abbandono”. La crisi degli ostaggi in Gaza continua a rappresentare un tema delicato e complesso, con implicazioni significative per le famiglie coinvolte e la geopolitica della regione.