Il dramma di Paderno: il 17enne che ha confessato il delitto si interroga sulle sue azioni.

Un dramma inaspettato segna Paderno: il giovane reo confesso riflette su un gesto estremo. Scopri la sua testimonianza. 🕊️💔

A cura di Redazione
03 settembre 2024 20:06
Il dramma di Paderno: il 17enne che ha confessato il delitto si interroga sulle sue azioni.
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Strage di Paderno: il dramma di un 17enne reo confesso

Paderno Dugnano, 3 settembre 2024 – La comunità di Paderno Dugnano è sotto shock dopo la tragica vicenda che ha coinvolto un giovane di 17 anni, che ha confessato di aver ucciso i propri familiari nella notte tra sabato e domenica scorsa. “Non pensavo di arrivare ad uccidere,” ha affermato Riccardo durante il suo secondo interrogatorio nel carcere minorile di Beccaria, dove è attualmente detenuto.

L’adolescente, descritto da tutti come un ragazzo tranquillo e nella norma, non riesce ancora a dare una spiegazione a un gesto che ha devastato la sua famiglia, uccidendo la madre, il padre e il fratellino di appena 12 anni. “Vivevo un’angoscia esistenziale, ma non ero consapevole di ciò che stava per accadere,” ha dichiarato, rivelando un profondo disagio interiore.

L’avvocato di Riccardo, Amedeo Rizzo, ha confermato che il giovane sta cercando di affrontare la realtà delle sue azioni, pur faticando a trovare un senso a quanto accaduto. “Sta prendendo consapevolezza di ciò che ha fatto,” ha detto Rizzo, mentre le indagini procedono con accertamenti psicologici e psichiatrici, volte a chiarire la psiche del giovane. È importante sottolineare che Riccardo non accusa direttamente i suoi familiari, pur negando di avere intenzioni premeditate.

La Procura ha inoltrato la richiesta di convalida dell’arresto, sostenendo che l’omicidio sia stato pluriaggravato anche dalla premeditazione. Riccardo sarà interrogato di nuovo il 5 settembre dal Gip. Nel frattempo, i nonni del ragazzo hanno chiesto di incontrarlo, ma dovranno attendere la decisione del giudice.

Ricostruzione della tragedia

Nella conferenza stampa tenuta dalla procuratrice Sabrina Ditaranto, sono emersi dettagli inquietanti sulla tragedia. “Riccardo è stato trovato lucido e sereno dai Carabinieri, seduto sul muretto di casa con il coltello sporco di sangue.” La confessione, inizialmente confusa, ha rivelato un quadro terribile: Riccardo ha atteso che il resto della famiglia si addormentasse, per poi afferrare un grosso coltello da cucina e colpire il fratellino, che ha tentato di chiedere aiuto.

La situazione è precipitata rapidamente: la madre è stata aggredita mentre cercava di difendere il figlio, e infine è toccato al padre, che furioso ha tentato di chiamare i soccorsi. I vicini non hanno sentito nulla; l’orrore si è consumato nell’oscurità tra l’una e le due della notte. “Non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi,” ha confessato Riccardo. “Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia, oppresso. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio.”

Questa tragedia ha lasciato una comunità intera a riflettere sulle cause di un gesto tanto estremo e sul dramma che si cela dietro le mura di una casa apparentemente normale. La ricerca di risposte continua, mentre il futuro di Riccardo si fa sempre più incerto.

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