Parlamento Europeo: Voto sulle Armi in Ucraina Infiamma la Maggioranza Italiana e Scatena la Reazione della Russia
Il Parlamento europeo approva l'uso di armi NATO in Ucraina, ma la Russia avverte: è rischio guerra nucleare! Scopri le reazioni politiche. ⚔️💥📰
Parlamento Europeo: Il Voto Sulle Armi NATO Spacca La Maggioranza Italiana
In una votazione che ha acceso un acceso dibattito, 47 degli 76 eurodeputati italiani hanno votato a favore di una risoluzione non vincolante approvata dal Parlamento europeo, la quale sollecita la revoca delle restrizioni all’uso degli armamenti occidentali da parte dell’Ucraina. Il provvedimento, approvato con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni, ribadisce che tali restrizioni impediscono all’Ucraina di “esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa”.
La delegazione di Fratelli d’Italia ha votato compatta a favore della risoluzione, mentre tra i membri di Forza Italia si sono espressi a favore in sette. I Democratici, invece, hanno registrato una divisione interna, con 17 eurodeputati favorevoli, mentre Cecilia Strada e Marco Tarquinio hanno scelto di astenersi. Unico a sostenere il ritiro delle restrizioni per attacchi in territorio russo è stato Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo.
Contrari alla risoluzione sono stati gli eurodeputati della Lega, del Movimento 5 Stelle e dell’Alleanza Verdi e Sinistra, creando così una frattura nella maggioranza di governo. La Lega ha denunciato l’occasione "sprecata" dall’UE per agire in modo coeso e decisivo verso la pace. La risposta del Parlamento europeo ha dunque sollevato tensioni non solo all’interno della delegazione italiana, ma anche sul piano geopolitico.
La reazione russa è stata altrettanto incisiva. Il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ha avvertito che la votazione potrebbe “aprire la strada a una guerra mondiale nucleare”. Le autorità di Mosca hanno affermato che l’uso di armi NATO contro obiettivi in Russia avrebbe conseguenze devastanti, insinuando una "risposta potente" da parte della Federazione se tali armamenti venissero impiegati.
Volodin ha evidenziato che il Parlamento europeo ha chiesto ai paesi membri di revocare le restrizioni imposte all’Ucraina, rendendo chiaro che questa è una linea rossa. “Nessuno dovrebbe farsi illusioni", ha avvertito, ribadendo la posizione intransigente di Mosca sul tema.
Il dibattito sull’uso di missili di lungo raggio, richiest i dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è diventato sempre più urgente, specialmente dopo le aperture di Stati Uniti e Regno Unito. Mentre alcuni vedono nell’invio di tali armamenti una mossa necessaria per accelerare la fine del conflitto, altri avvertono dei rischi di un diretto coinvolgimento della NATO e delle conseguenze che ciò comporterebbe nei confronti dei membri dell’alleanza.
Il governo italiano, in risposta alla risoluzione, ha votato contro, rappresentando un’ulteriore dimostrazione della spaccatura interna tra le forze politiche sul tema della guerra in Ucraina e sulla conseguente politica estera. Con le tensioni che continuano a salire, il percorso verso la pacificazione appare più incerto che mai, creando un clima di incertezza non solo in Europa, ma anche a livello globale.