Ritorno al Fuoco: Israele Intensifica i Raid in Libano, Siria e Yemen dopo la Morte di Nasrallah

Escalation bellica in Medio Oriente: Israele colpisce Libano, Siria e Yemen. Morto Nasrallah, funerali domani. Scopri le ultime! 💥🌍📰

A cura di Redazione
29 settembre 2024 20:57
Ritorno al Fuoco: Israele Intensifica i Raid in Libano, Siria e Yemen dopo la Morte di Nasrallah
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Esplosione del conflitto in Medio Oriente: raid israeliani su Libano, Siria e Yemen; trovato il corpo di Nasrallah

Roma, 29 settembre 2024 – L’escalation del conflitto in Medio Oriente continua senza sosta, con l’esercito israeliano impegnato in attacchi su più fronti. Nella giornata di oggi, le forze di difesa di Tel Aviv hanno lanciato circa 120 raid nel sud del Libano, mirando specificamente agli Hezbollah, mentre si preparano all’annunciata incursione di terra nel paese.

Secondo un comunicato ufficiale dell’esercito israeliano, i bombardamenti hanno coinvolto una “luna di razzi su larga scala” diretti contro i presunti membri di Hezbollah. I raid, che si sono intensificati, sono il segno di una situazione che continua a deteriorarsi.

In un drammatico sviluppo, il corpo di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, è stato recuperato oggi a Beirut. Le prime informazioni indicano che il leader assente sarebbe deceduto per soffocamento, con probabili segni di edema polmonare causato dall’inalazione di fumi tossici. Il ritrovamento del corpo di Nasrallah ha scatenato un’onda di shock e tre giorni di lutto nazionale sono stati proclamati dal governo libanese, a partire da lunedì. I funerali sono previsti per domani, segnalando una svolta potenzialmente significativa per la milizia sciita.

Oltre all’assenza di Nasrallah, è stato riferito che oltre 20 alti ufficiali di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani. Tra questi, spicca Nabil Qaouk, eliminato in un attacco aereo a Dahiyeh, un quartiere nel sud di Beirut. La morte di questi leader rappresenta un colpo duro per Hezbollah e potrebbe alterare le dinamiche di potere nella regione.

Ma le operazioni militari israeliane non si fermano qui. Attacchi anche in Siria e Yemen sono stati confermati: i raid hanno colpito obiettivi associati a milizie filo-iraniane in Siria, in particolare a Homs, e le posizioni Houthi in Yemen. Il governo israeliano ha giustificato questi attacchi come una risposta ad azioni ostili contro lo Stato di Israele, puntando il dito verso l’Iran, accusato di fornire supporto militare e finanziario ai gruppi militanti.

In Yemen, i bombardamenti hanno interessato porti marittimi e centrali elettriche, cruciali per le operazioni militari degli Houthi. L’esercito israeliano ha sottolineato che i raid mirano a interrompere i flussi di armi iraniane nella regione che minacciano la sicurezza israeliana. La situazione è ulteriormente aggravata dalle notizie di civili in fuga verso i rifugi in Israele, in seguito al lancio di missili da parte di Hezbollah su cittĂ  come Haifa.

Questo nuovo aumento delle tensioni nel Medio Oriente segna una fase critica, con una serie di attacchi che coinvolgono diversi attori e fronti militari. Gli eventi degli ultimi giorni non solo evidenziano il rischio di un conflitto su scala piĂą ampia, ma potrebbero anche cambiare le strategie militari e politiche nella regione, con ripercussioni a lungo termine per tutti i soggetti coinvolti.

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