Un dramma nelle api: 50mila esemplari degli alveari del ministero dell'Agricoltura spazzati via. Lollobrigida denuncia il temuto attacco della Vespa Orientalis!
Scopri la tragedia delle 50mila api uccise dagli attacchi della Vespa Orientalis. Un colpo duro per la natura! đđ
Sterminate 50mila api nel cuore di Roma: il ministro Lollobrigida affronta la crisi
In un episodio che ha suscitato una notevole preoccupazione e dibattito nell’ambito dell’apicoltura urbana, 50mila api degli alveari posizionati sul tetto del ministero dellâAgricoltura sono state sterminate. Il ministro Francesco Lollobrigida ha attribuito la causa di questa tragica perdita allâinvasione della Vespa Orientalis, nota anche come calabrone, che ha compromesso la salute delle colonie di api.
La notizia ha colto di sorpresa molti, dato che gli alveari erano parte di un’iniziativa chiamata âApi in cittĂ â, volta a promuovere la biodiversitĂ e la sostenibilitĂ nel contesto urbano. Lollobrigida ha espresso il suo rammarico nel sottolineare che, nonostante gli sforzi profusi, âla morte delle api è un fenomeno ciclico e naturaleâ, che non sempre può essere previsto o evitato.
Nel suo intervento sui social media, il ministro ha cercato di rassicurare lâopinione pubblica, affermando che ânon possiamo aspettarci che un progetto, anche valido come questo, sia immune alle leggi della naturaâ. Lâobiettivo del progetto era quello di produrre miele utilizzando le api in un contesto urbano, una novitĂ assoluta per un ministero e un vanto per l’Italia, come riconosciuto da numerosi esponenti internazionali con cui Lollobrigida ha avuto modo di confrontarsi.
Tuttavia, lâimpatto della Vespa Orientalis ha avuto conseguenze devastanti sugli alveari, come confermato dal ministro, che ha mostrato in un video i calabroni morti, evidenziando la situazione di emergenza in cui si è trovato il progetto. âNon ci fermeremo di fronte a incidenti di questa natura,â ha dichiarato, promettendo lâallocazione di fondi specifici per aiutare gli apicoltori a proseguire le loro attivitĂ e valorizzare il loro lavoro.
Questa triste vicenda solleva interrogativi sulla resilienza delle specie impollinatrici e sulle sfide che affrontano in un ambiente urbano sempre piĂš invaso da predatori. La speranza, come ripetuto dal ministro, è quella di continuare il progetto ‘Api in CittĂ ’ attraverso nuove strategie e competenze che possano affrontare le difficoltĂ e garantire la salute delle future colonie di api.
Concludendo, la perdita di queste 50mila api non rappresenta solo una perdita economica per lâapicoltura, ma è un campanello dâallarme per l’ecosistema, un richiamo alla necessitĂ di preservare la biodiversitĂ nella nostra vita quotidiana e nelle nostre cittĂ .