Attacco a UNIFIL in Libano | Meloni, Macron e Sanchez chiedono un cessate il fuoco immediato!
Meloni, Macron e Sanchez chiedono un immediato cessate il fuoco in Libano dopo gli attacchi a UNIFIL. La sicurezza dei peacekeeper è fondamentale! ✌️🕊️
Attacco all’Unifil: Meloni, Macron e Sanchez chiedono un cessate il fuoco in Libano
ROMA – In seguito agli attacchi dell’esercito israeliano al quartier generale della missione UNIFIL in Libano, i leader di Italia, Francia e Spagna hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per sollecitare un immediato cessate il fuoco nella regione. “Contiamo sull’impegno di Israele per la sicurezza delle missioni ONU e bilaterali di mantenimento della pace in Libano”, hanno affermato Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Pedro Sanchez, sottolineando l’importanza della protezione dei peacekeeper.
Queste parole giungono dopo un summit dei Paesi Med9 tenutosi a Pafo, Cipro, dove la presidente del Consiglio italiano ha tenuto a evidenziare gli attacchi diretti contro le forze di pace: “Non posso, anche come Italia, non tornare a condannare quello che è accaduto. Non è accettabile, viola quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.” Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano, che ha già protestato con decisione con le autorità israeliane.
Nella loro dichiarazione, i leader hanno richiamato tutte le parti coinvolte a rispettare e implementare la Risoluzione 1701, “l’unico modo per consentire al popolo israeliano e libanese di tornare alle proprie case in sicurezza”. Inoltre, è stata riaffermata l’importanza del contributo della missione UNIFIL per la cessazione delle ostilità, considerando questa missione come fondamentale per il mantenimento della pace nella regione.
In un contesto di crescente tensione in Libano, le parole dei leader europei evidenziano la necessità di un dialogo costruttivo e di misure urgenti per garantire la sicurezza dei civili e dei peacekeeper. “Tutti i peacekeeper devono essere protetti,” hanno sottolineato, richiamando l’attenzione sulla vulnerabilità della situazione attuale.
Mentre le violenze continuano a colpire la regione, la comunità internazionale guarda con trepidazione ai prossimi sviluppi, sperando in una rapida risoluzione della crisi.