Attacco shock alla Croce Rossa | I soccorritori sono diventati bersagli?
Attacchi in Libano colpiscono la Croce Rossa: feriti tra i paramedici e almeno 15 vittime. Un diritto internazionale da difendere! đźš‘đź’”
In Libano feriti alcuni paramedici della Croce Rossa: un attacco inaccettabile
ROMA – Gli attacchi continui di Israele nel sud del Libano continuano a mietere vittime innocenti. Questa mattina, durante una missione di soccorso, alcuni paramedici della Croce Rossa sono stati feriti in un raid aereo, che ha anche danneggiato due ambulanze. Questo tragico evento coincide con l’aggravarsi della situazione nel paese, con il ministero della SanitĂ libanese che riporta almeno 15 morti nei villaggi a nord e a sud di Beirut.
Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, ha definito l’accaduto un “attacco inaccettabile”. In un passaggio della sua dichiarazione, Valastro ha enfatizzato che “non è accettabile che le donne e gli uomini impegnati a soccorrere feriti siano bersaglio di attacchi e che rischino di diventare vittime essi stessi.” Le sue parole mettono in evidenza non solo l’assurditĂ della violenza contro operatori umanitari, ma anche l’importanza di proteggere coloro che si dedicano al soccorso dei bisognosi.
L’intervento della Croce Rossa, coordinato con l’UNIFIL, mirava a fornire assistenza alla popolazione colpita da questi attacchi. Valastro ha sottolineato che "la popolazione civile e gli operatori umanitari non sono un bersaglio", chiedendo che chi presta soccorso possa operare in un ambiente sicuro.
In un’epoca in cui il conflitto si intensifica, le dichiarazioni di Valastro servono a rammentare un principio fondamentale: “Proteggere chi soccorre significa tutelare malati e feriti.” Il Presidente della Croce Rossa ha ribadito l’urgenza di garantire la protezione degli operatori umanitari, richiamando l’attenzione sul rispetto del Diritto internazionale umanitario.
Infine, Valastro ha concluso con un appello a livello globale: “Questi duri attacchi all’UmanitĂ non sono tollerabili.” Le sue parole risuonano come un forte monito in un contesto di sempre maggiore violenza e crisi umanitaria, ricordando a tutti noi l’importanza di sostenere la tutela dei diritti umani anche nei momenti piĂą bui.