Avetrana si difende dalla cattiva reputazione | Ma quanto è giusto far dimenticare un delitto?
Il sindaco di Avetrana si oppone alla serie su Sarah Scazzi, richiedendo un cambio di titolo per difendere l'immagine della comunità. Scopri di più! 🚨📺✨
Avetrana, Città d’Arte: Il Sindaco Contro la Serie TV su Sarah Scazzi
Avetrana si oppone fermamente alla rappresentazione televisiva che la associa al macabro delitto di Sarah Scazzi. Il sindaco Antonio Iazzi ha presentato un ricorso cautelare d’urgenza per cambiare il titolo della docu-serie “Avetrana – Qui non è Hollywood” e per fermare la messa in onda prevista per il 25 ottobre su Disney+. Questa decisione è motivata dal desiderio di difendere l’immagine della comunità dalla narrativa negativa che ha circondato il tristemente noto caso di cronaca.
L’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, ha segnato la cittadina pugliese e ha avuto un’enorme risonanza mediatica, portando a pesanti condanne per i familiari della vittima. Il primo cittadino teme che la serie contribuisca a diffamare l’opinione pubblica su Avetrana, descrivendola come una comunità “ignorante, retrograda e omertosa”. In tal senso, il ricorso mira a ottenere la visione anticipata della serie per valutare se il contenuto possa ulteriormente ledere l’immagine della città.
“Avetrana merita rispetto e una giusta connotazione,” ha dichiarato il sindaco Iazzi, sottolineando come la comunità abbia fatto sforzi significativi per distanziarsi dai pregiudizi legati all’omicidio. La tragedia ha suscitato una forte reazione, spingendo il comune a costituirsi parte civile nel processo contro i responsabili. Il sindaco ha ribadito che la messa in onda del programma rischia di accentuare una già fragile reputazione.
La comunità di Avetrana, recentemente riconosciuta dalla Regione Puglia come ‘Città d’Arte’, desidera che la propria identità sia valorizzata per le bellezze storiche e culturali che la caratterizzano. “I tesori della nostra storia, dai fortilizi agli ipogei, dovrebbero essere al centro dell’attenzione,” ha aggiunto Iazzi, evidenziando l’importanza di una narrazione positiva e rispettosa.
La docu-serie, diretta da Pippo Mezzapesa, ha già suscitato polemiche prima della sua diffusione. Presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, la produzione rischia ora di dover affrontare un intenso dibattito legale che potrebbe influire sulla sua disponibilità su Disney+.
In conclusione, la battaglia del sindaco Iazzi non è solo una questione legale, ma una forma di resistenza culturale e identitaria per una comunità che vuole essere ricordata per il proprio patrimonio e non per un episodio di violenza. Avetrana sogna di essere vista come una “città d’arte” e non come il teatro di un delitto che ha scosso il paese.