Esplosione alla Toyota di Bologna | I sindacati escludono la fatalità: è ora di alzare la voce per la sicurezza!
Sciopero di 8 ore domani a Bologna dopo l'esplosione alla Toyota che ha causato 2 morti. I sindacati chiedono più sicurezza sul lavoro ⚠️✊
Esplosione alla Toyota di Bologna: domani sciopero di 8 ore. I sindacati denunciano: “Non è stata fatalità”
BOLOGNA – La tragica esplosione avvenuta ieri nel capannone della Toyota Handling a Bologna, che ha causato la morte di due operai, Fabio e Lorenzo, ha scatenato una forte reazione da parte dei sindacati, che hanno proclamato uno sciopero di otto ore per domani, 25 ottobre. L’evento ha sollevato interrogativi sull’effettiva sicurezza dei luoghi di lavoro, con i rappresentanti sindacali pronti a costituirsi parte civile nel processo che seguirà.
“Non è stata una tragica fatalità”, ha dichiarato Simone Selmi, segretario della Fiom, durante una conferenza stampa indetta dalla Cgil. La sua affermazione evidenzia la questione della responsabilità delle aziende in merito alla sicurezza. “Dobbiamo capire come prevenire episodi di questo tipo”, ha aggiunto Selmi, sottolineando la necessità di un intervento immediato per migliorare le condizioni di lavoro, non solo nella specifica fabbrica della Toyota, ma in tutte le imprese.
In un momento in cui la viabilità è compromessa a causa delle recenti alluvioni, i sindacati hanno deciso di non organizzare un corteo o un presidio in centro, ma di esporre drappi a lutto nelle imprese. La loro priorità è quella di aumentare la consapevolezza riguardo alla sicurezza sul lavoro, un tema sempre più pressante vista la crescente incidenza di incidenti sul lavoro.
Massimo Mazzeo, segretario della Fim-Cisl, ha espresso una forte critica verso coloro che riducono l’incidente a una semplice fatalità. “Le multinazionali non sono esenti da rischi”, ha avvertito, esigendo un maggiore impegno da parte delle aziende per garantire la sicurezza. Anche Roberto Ferrari, della segreteria Uilm, ha reiteratedo l’importanza di ascoltare le segnalazioni degli Rls sulla sicurezza per evitare future tragedie.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha definito l’incidente una “conferma dell’assoluta inadeguatezza” riguardo alla salute e alla sicurezza, evidenziando che la media di morti sul lavoro è inaccettabile. “La sicurezza deve essere un investimento, non un costo”, ha affermato con veemenza.
La senatrice del Partito Democratico, Susanna Camusso, ha espresso il suo profondo sgomento di fronte alla violenza dell’esplosione e ha descritto come la ‘fatalità’ quotidiana non esista, sottolineando che l’adozione di misure di sicurezza è imprescindibile per evitare che simili tragedie si ripetano.
Mentre il dolore per la perdita dei lavoratori colpisce profondamente la comunità bolognese, l’azione dei sindacati si configura come un appello a non normalizzare le stragi sul lavoro. Domani, la mobilitazione di tutti i metalmeccanici sarà un segnale chiaro: la sicurezza deve tornare al centro del dibattito e dell’azione istituzionale e aziendale.