Giorgetti annuncia: "Niente più tasse nella manovra" | È davvero possibile credere a questa promessa?
Giorgetti annuncia: niente nuove tasse nella manovra! Se i colleghi non propongono tagli, sarà lui a prendere in mano la situazione. Scopri di più! 💼📉✂️
Giorgetti: “Non ci saranno più tasse in manovra. Se non arrivano proposte sui tagli, farò io”
FIRENZE – Durante un evento organizzato dalla festa del Foglio, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che nella prossima manovra finanziaria non ci saranno ulteriori aumenti fiscali. “Sicuramente non ci saranno più tasse nella manovra, dopodiché meno tasse lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo”, ha dichiarato Giorgetti.
L’affermazione arriva in un momento cruciale, mentre il governo si prepara a presentare il documento di bilancio alla Commissione europea. “Si tratta di aspettare fino a martedì e poi tutto sarà più chiaro”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento alla scadenza imminente.
Giorgetti ha sottolineato i risultati già ottenuti nella precedente legge di bilancio, in particolare il taglio del cuneo fiscale di 6-7 punti percentuali, un provvedimento che molti avevano considerato impossibile. “Diventerà strutturale”, ha affermato con convinzione, rispondendo alle critiche che circolano attorno alla sua amministrazione.
Un tema caldo che è emerso dal suo intervento è quello della revisione della spesa pubblica. “Ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili”, ha dettato Giorgetti, evidenziando la necessità di una razionalizzazione dei programmi governativi.
A tal proposito, ha messo in guardia i suoi colleghi ministri: “Se non arrivano proposte sui tagli, farò io”, riaffermando la sua volontà di prendere in mano la situazione qualora non si trovino soluzioni condivise.
Con queste dichiarazioni, il ministro sembra voler far chiarezza sulle politiche fiscali del governo, mentre i cittadini attendono segnali concreti in un contesto economico molto delicato. La manovra imminente, dunque, si preannuncia come un banco di prova per le strategie economiche del governo.