Israele accusa Unifil di invadenza | Crosetto: "è un crimine di guerra"
Attacco a Unifil: Crosetto denuncia un crimine di guerra. Israele richiede uno spostamento di 5 km. La situazione si complica! ⚖️🇮🇹🌍
Crimine di Guerra? Le Dichiarazioni di Crosetto Sull’Attacco a Unifil
In una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi il 10 ottobre 2024, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso forte preoccupazione in merito all’attacco delle forze israeliane contro la base delle forze di pace Unifil in Libano. Crosetto ha affermato che “gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unifil potrebbero costituire crimine di guerra”, sottolineando la gravità della violazione del diritto internazionale.
L’incidente ha coinvolto tre basi dei caschi blu indonesiani, durante il quale sono rimasti feriti due soldati. Fortunatamente, “non c’è stato nessun ferito tra i caschi blu italiani”, poiché i militari italiani erano già riparati nei bunker a causa dell’innalzamento del livello di protezione.
Ambasciatore per Spiegazioni
Il Ministro ha riferito che, nonostante un colloquio con l’ambasciatore israeliano, “non è stato in grado di fornire spiegazioni” in merito all’attacco. Secondo Crosetto, l’addetto militare non era presente e le motivazioni ufficiali attese per il giorno successivo non sono state fornite. “Non si tratta di un errore né di un incidente e abbiamo bisogno di spiegazioni formali,” ha dichiarato il Ministro.
Chiarezza sul Ruolo dell’ONU
Crosetto ha voluto anche chiarire che “le Nazioni Unite e l’Italia non possono prendere ordini da Israele”. Secondo il ministro, la presenza italiana e ONU in Libano è basata su una risoluzione delle Nazioni Unite e deve continuare a operare secondo i principi del diritto internazionale. “Non è accettabile,” ha affermato, “perché noi difendiamo il diritto internazionale sempre e comunque, in ogni Paese e da chiunque.”
Possibile Ritiro delle Truppe Italiane
Riguardo a un eventuale ritiro delle truppe italiane dal contingente Unifil, Crosetto ha specificato che “se si supererà una linea che non consente di garantire la sicurezza”, sarà l’ONU a prendere le decisioni appropriate, in cui l’Italia sarà coinvolta. Ha ribadito la volontà del governo italiano di “tenere alta la bandiera della pace finché è possibile”, sottolineando la necessità di mantenere il controllo sulla situazione.
Ultimatum di Israele
Mentre il Ministro faceva queste dichiarazioni, l’ambasciatore israeliano all’Onu ha emesso un ultimatum chiedendo che le basi Unifil si spostassero di 5 chilometri a nord, una richiesta respinta dalle forze di pace delle Nazioni Unite. “Quello che è successo ieri e oggi è totalmente inaccettabile,” ha evidenziato Crosetto, ribadendo l’importanza di rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza.
La tensione in Libano si intensifica e le prossime ore saranno decisive per gli sviluppi della situazione. Resta da vedere come risponderà la comunità internazionale a queste violazioni e quale sarà il futuro della missione Unifil nella regione.