Israele colpisce 120 obiettivi in un solo giorno | Gli ostaggi chiedono un accordo: è ora di fermare la guerra?
Netanyahu convoca il gabinetto di guerra mentre i familiari degli ostaggi chiedono azioni. Intensificati i raid su Libano e Gaza. Un anno di conflitto in renovazione. ⚔️🕊️
Tensione in Medio Oriente: Netanyahu Convoca il Gabinetto di Guerra, Nuovi Raid Su Libano e Gaza
07 ottobre 2024, Roma – La situazione in Medio Oriente si fa sempre più critica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha convocato un gabinetto di guerra d’emergenza. Questo avviene in un contesto di escalation dei conflitti, con nuovi raid mirati contro Hezbollah in Libano e attacchi a Gaza.
L’esercito israeliano ha riportato di aver colpito 120 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, con sei raid aerei registrati nella periferia meridionale di Beirut. Le operazioni militari sono state accompagnate da ordini di evacuazione per i villaggi nel nord di Israele, segno dell’intensificarsi delle operazioni militari. Nel contesto delle tensioni, il numero delle vittime continua a crescere: secondo il bollettino del ministero della Sanità, ci sono stati 22 morti e 111 feriti solo nelle ultime 24 ore.
In Gaza, la situazione è altrettanto grave. Quotidiani rapportano una nuova serie di attacchi e bombardamenti che hanno causato la morte di cinque persone nel campo profughi di Jabalia. Il bilancio totale dei morti dall’inizio del conflitto a Gaza ha superato le 41.000 unità, con 97.303 feriti, testimonianza di una crisi umanitaria in continua evoluzione.
Parallelamente, a Tel Aviv, familiari e attivisti degli ostaggi israeliani hanno organizzato un sit-in silenzioso in segno di protesta. Sui cartelli erano scritte frasi toccanti come “Fermate la guerra. Salvate gli ostaggi” e “Siglate l’accordo”, richiedendo al governo di mettere il salvataggio degli ostaggi al primo posto nelle priorità politiche. Questo evento coincide con un concerto dedicato alla memoria delle vittime dell’attacco di Hamas dello scorso anno, che portò alla morte di 1.200 persone e al rapimento di 240 individui.
In questo clima di crescente tensione, militanti palestinesi di Hamas e Hezbollah hanno anche lanciato missili contro Israele, ma secondo le forze armate israeliane, tutti i proiettili sono stati intercettati senza causare danni significativi.
La convocazione del gabinetto di guerra giunge in un momento in cui le speranze di una soluzione diplomatica sembrano sempre più lontane e il rischio di un’ulteriore escalation del conflitto non può essere sottovalutato. Le prossime ore saranno cruciali per capire quale direzione prenderà questa crisi, che continua a colpire gravemente le popolazioni coinvolte.