Israele colpisce peacekeeper Unifil | È la fine della pace in Libano?

Tensione in Libano: l'esercito israeliano spara a peacekeeper dell'Unifil, ferendone due. Il ministro Crosetto convoca l'ambasciatore israeliano. 🚨🌍

A cura di Redazione
10 ottobre 2024 15:12
Israele colpisce peacekeeper Unifil | È la fine della pace in Libano?
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Libano, attacco israeliano ferisce due peacekeeper Unifil: Crosetto convoca l’ambasciatore

Roma – La situazione nel sud del Libano si fa sempre più tesa dopo l’attacco di questa mattina da parte delle forze israeliane, che ha colpito un contingente delle Nazioni Unite in missione di peacekeeping, conosciuto come Unifil. Due membri del personale di Unifil sono stati feriti a seguito di colpi sparati da un carro armato Merkava dell’IDF, mentre si trovavano presso la base di Naqoura. Fortunatamente, le ferite non sembrano gravi, ma i peacekeeper sono stati ricoverati in ospedale.

Nelle ultime settimane, il clima di instabilità nella regione si è intensificato, con scontri sempre più frequenti tra le forze israeliane e i miliziani del gruppo sciita Hezbollah. La missione Unifil, in particolare il contingente italiano, ha dovuto adottare misure di sicurezza straordinarie, trovando rifugio nei bunker a causa delle crescenti ostilità.

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha reagito con prontezza convocando l’ambasciatore israeliano in Italia per discutere l’incidente e le conseguenze delle aggressioni alle basi Unifil. Secondo quanto riportato, non ci sono stati feriti tra i circa 1.000 soldati italiani impegnati nella missione.

Durante l’attacco, i soldati israeliani hanno anche sparato contro altre posizioni dell’UNIFIL, causando danni a veicoli e a sistemi di comunicazione. “Questa escalation di violenza lungo la ‘Blue Line’ sta portando a una distruzione diffusa nel Libano meridionale”, avverte una nota della missione Unifil. Gli osservatori internazionali temono un aggravamento della situazione, con ripercussioni non solo per i peacekeeper, ma anche per le popolazioni civili locali.

L’UNIFIL, attualmente composto da circa 3.700 militari provenienti da 16 nazioni, opera con il compito di monitorare e mantenere la stabilità nella regione in base al mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper rappresenta una grave violazione del diritto internazionale umanitario”, ha dichiarato un portavoce dell’UNIFIL, ricordando che è essenziale garantire la sicurezza e la protezione del personale delle Nazioni Unite.

La comunità internazionale sta seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione, mentre gli scontri continuano a provocare preoccupazione per la stabilità del Libano e della regione circostante. La questione rimane delicata e complessa, e gli eventi delle prossime ore potrebbero influenzare significativamente le dinamiche geopolitiche in atto.

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