Israele taglia i ponti con Guterres | È davvero giusto criminalizzare il Segretario generale delle Nazioni Unite?

Israele risponde a Guterres: il ministro Katz lo definisce persona non grata dopo le sue dichiarazioni su Sinwar. Scopri di più! 🇮🇱✨

A cura di Redazione
18 ottobre 2024 12:54
Israele taglia i ponti con Guterres | È davvero giusto criminalizzare il Segretario generale delle Nazioni Unite?
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Israele Contro Guterres: La Tensione Tra Gerusalemme e le Nazioni Unite Si Inasprisce

Roma – La frattura tra Israele e le Nazioni Unite si approfondisce. Il Ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha espresso nuovamente il malcontento nei confronti del Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, accusandolo di non aver accolto con favore l’eliminazione di Yahya Sinwar, leader di Hamas, definito un "arciterrorista".

“Guterres conduce un’estrema agenda anti-Israele e anti-ebraica”, ha affermato Katz, evidenziando che il governo israeliano continuerà a considerarlo una persona non grata. La questione ha riacceso il dibattito sulle posizioni di Guterres riguardo al conflitto israelo-palestinese, con Katz che ha citato il rifiuto del segretario generale di dichiarare Hamas un’organizzazione terroristica dopo l’attacco del 7 ottobre, incriminando ulteriormente le sue intenzioni.

Il 2 ottobre, Israele aveva già preso misure drastiche nei confronti di Guterres, annunciando che gli avrebbe impedito l’ingresso nel Paese dopo una sua dichiarazione che, a loro avviso, non condannava “inequivocabilmente” l’attacco missilistico dell’Iran. Anche se Guterres aveva successivamente emesso una breve dichiarazione condannando l’escalation del conflitto, ciò non è bastato a placare le ire di Tel Aviv.

Questa nuova escalation verbale rappresenta l’ennesimo capitolo di una relazione tesa tra Israele e l’organismo internazionale, sullo sfondo di un conflitto che continua a creare divisioni profonde. L’atteggiamento di Guterres viene visto in Israele come un simbolo di una crescente ostilità da parte delle Nazioni Unite nei confronti dello Stato ebraico, un sentimento che sembra radicarsi anche tra i politici israeliani.

Con la situazione in Medio Oriente in continua evoluzione e le incertezze geopolitiche sempre più palpabili, sarà interessante osservare come si svilupperà questa dinamica, e se vi saranno ulteriori reazioni da parte della comunità internazionale. Fine della tregua diplomatica o inizio di una nuova fase di conflitto verbale? Solo il tempo potrà dirlo.

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