Khamenei parla con un fucile in mano | Gli alleati musulmani si uniscono per fermare Israele?

Tensione altissima in Medio Oriente! Khamenei avverte: colpiremo di nuovo Israele se necessario. Scopri di più su questa situazione critica! 🚨🌍✨

A cura di Redazione
04 ottobre 2024 21:35
Khamenei parla con un fucile in mano | Gli alleati musulmani si uniscono per fermare Israele?
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Tensioni nel Medio Oriente: Khamenei minaccia ulteriori attacchi a Israele

ROMA – I venti di guerra riprendono a soffiare nel Medio Oriente, con la situazione che si fa sempre più critica dopo gli ultimi sviluppi conflittuali. A Beirut, l’esercito israeliano continua la sua offensiva, con raid aerei che i media locali definiscono “una delle notti più dure” dall’inizio del conflitto. In questo contesto, la figura dell’ayatollah Ali Khamenei torna a far sentire la sua voce, enunciando minacce dirette a Israele durante la preghiera del venerdì.

“Se necessario colpiremo di nuovo il regime israeliano”, ha dichiarato Khamenei, impugnando un fucile mentre commentava i recenti lanci di missili su Tel Aviv. La sua appare come una risposta diretta alle attività militari israeliane che continuano a colpire diverse aree della regione, in particolare la Striscia di Gaza e il Libano.

Nelle sue dichiarazioni, Khamenei ha enfatizzato l’unità nel conflitto, esprimendo un pensiero di solidarietà tra i diversi popoli arabi: “Palestinesi, libanesi, egiziani, iracheni, yemeniti e siriani hanno un unico nemico: Israele”. Questo messaggio riecheggia non solo nella sua retorica, ma riflette anche la crescente inquietudine e il risentimento nei confronti delle politiche israeliane, che Khamenei accusa di voler seminare divisione tra i musulmani.

A Teheran, una folla di fedeli ha ascoltato le parole della Guida suprema dell’Iran, che ha richiamato alla mobilitazione delle nazioni musulmane per affrontare il nemico comune. “Ogni Paese ha il diritto di difendersi”, ha affermato, difendendo la legittimità degli attacchi lanciati dal gruppo palestinese Hamas e dalle forze iraniane contro Israele.

Il conflitto ha preso piede nell’ultimo anno, con una serie di operazioni militari da parte di Israele, che il governo di Tel Aviv giustifica come necessità di proteggere la propria popolazione. Tuttavia, Khamenei ha invitato i Paesi musulmani a “unirsi per difenderci dal nemico comune”, evidenziando l’urgenza di una risposta collettiva.

Dopo queste dichiarazioni, la situazione si complica ulteriormente anche in Italia, dove è prevista una manifestazione pro-Palestina a Roma. Nonostante il divieto della Questura, si temono scontri con gruppi violenti che potrebbero affluire a piazzale Ostiense, aumentando così le tensioni sul suolo europeo.

La comunità internazionale osserva con trepidazione lo sviluppo degli eventi, consapevole che ogni mossa in questo delicato scacchiere politico potrebbe avere ripercussioni non solo nel Medio Oriente, ma in tutto il contesto geopolitico globale.

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