La confessione shock di Boccia | Sangiuliano, vittima o carnefice della satira?
Boccia svela retroscena su Sangiuliano: tra risate e tensioni, dalla satira al sogno di un cameriere a Pechino. Scopri tutti i dettagli! đđâ¨
Boccia: âSangiuliano soffriva la satira, mi diceva che si sarebbe ritirato a fare il cameriere a Pechinoâ
ROMA â In unâintervista rilasciata a Luca Telese per Il Centro, Maria Rosaria Boccia riaccende i riflettori sulla controversa figura di Gennaro Sangiuliano, commentando la tensione che ha segnato i recenti sviluppi politici e mediatici in Italia. âMi sono data una regola. Io non voglio piĂš parlare, a meno che non sia obbligata a farloâ, esordisce Boccia, ma le sue dichiarazioni lasciano intendere che il desiderio di tacere è ben lontano dall’essere esaudito.
La Boccia, che ha recentemente messo in discussione l’operato del ministro Sangiuliano, non risparmia parole dure nei suoi confronti. âGennaro Sangiuliano ha denunciato, lui che denuncia me!â afferma, insistendo sul fatto che i documenti a sostegno della sua versione siano stati forniti proprio dal ministro, âinconsapevolmente temoâ. Nella sua narrazione, Boccia si dipinge come una vittima, sottolineando che la sua vita e quella della sua famiglia sono state pesantemente impattate dalla situazione attuale.
âIl giorno prima della sua intervista al Tg1 Sangiuliano mi chiamòâ, ricorda Boccia, rivelando dettagli di quella conversazione ritenuta cruciale. Nella telefonata, Sangiuliano, secondo Boccia, non avrebbe avuto il coraggio di affrontare apertamente la questione, lasciando intendere che il suo silenzio fosse dettato da motivi di opportunitĂ . âSi rende conto cosa accadde a mio padre, che a momenti sveniva?â dice, evidenziando l’influenza della vicenda anche sulle persone a lui piĂš vicine.
Boccia mette a nudo le fragilitĂ di Sangiuliano, rivelando che il ministro âsoffriva per la satiraâ e che spesso si sentiva preso di mira. âRicordo che diceva: âDagospia mi chiama Genny Delon!ââ prosegue, offrendo un’immagine di un uomo profondamente colpito dalla pubblica opinione. La donna racconta che il ministro, in preda alla frustrazione, espresse il desiderio di ritirarsi dal panorama pubblico: âMi seppelirò nellâultimo ufficio della Rai! Farò lâarchivista!â
Lâintervista culmina in unâesterofilia inaspettata da parte di Sangiuliano. âImparerò il cinese, e andrò a fare il cameriere in un ristorante a Pechinoâ, sarebbero state le sue parole, una dichiarazione che Boccia definisce âgrottescaâ e significativa di una crisi identitaria. Infine, la Boccia svela una proposta che avrebbe segnato la loro interazione: âAvrebbe comprato un telefonino e che avrebbe dato il nuovo numero solo a meâ, rivelando un desiderio di comunicazione esclusiva che, a detta sua, riassumerebbe la complessitĂ del loro rapporto.
Lâintervento di Boccia dipinge Sangiuliano non solo come una figura politica, ma come un uomo vulnerabile, intrappolato tra lâimmagine pubblica e le pressioni sociali. Le sue dichiarazioni rappresentano un capitolo importante in una saga che continua a catturare l’attenzione dei media e dellâopinione pubblica italiana.