La tragedia di Lampedusa compie 11 anni | Gli italiani dimenticano le vittime del Mediterraneo?
Ricorda la tragedia del naufragio di Lampedusa: 11 anni dopo, il mare continua a inghiottire vite. Unisciti alla commemorazione e alla lotta per diritti umani đđď¸.
Lampedusa ricorda la strage dei migranti: un bilancio ancora drammatico
LAMPEDUSA â L’8° anniversario della strage dei migranti avvenuta il 3 ottobre 2013 è un momento di profonda riflessione per l’Italia e per l’Europa. 368 vite spezzate nel naufragio di un peschereccio partito da Misurata, in Libia, rievocano una tragedia che non sembra avere fine. I superstiti furono 155, ma il numero dei dispersi rimane imprecisato, sottolineando una realitĂ agghiacciante che continua a ripetersi.
L’ex sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha ricordato il dramma di quelle ore: âMomenti drammatici ai quali seguirono giorni altrettanto drammatici, perchĂŠ il recupero dei corpi andò avanti per molto tempo.â L’eco della tragedia ha continuato a risuonare negli anni, con una realtĂ attuale che non appare meno preoccupante. Nel 2023, circa 2.200 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo centrale, come riportato dal rapporto di Medici Senza Frontiere. âIl 2023 è stato lâanno piĂš letale su questa rotta migratoria dal 2017,â afferma l’ong, mentre Save The Children stima che oltre 30.300 persone siano morte o disperse dal 2014 ad oggi.
La causa del naufragio del 3 ottobre è stata attribuita alla paura di un incendio che ha portato al capovolgimento del peschereccio, un dramma che si è concretizzato in pochi istanti. âĂ come se sentissi ancora lâodore di quei giorni,â confida Nicolini, rendendo palpabile il dolore di una comunitĂ che continua a portare il peso di questa memoria. Un giardino della memoria, con 368 alberi, è stato creato per commemorare ogni vittima, simbolo di una lotta che non deve essere dimenticata.
Tuttavia, nonostante le promesse e le mobilitazioni, la situazione attuale dei migranti è critica. Le politiche migratorie, aggravate dagli accordi con la Libia e dalla retorica dei âporti chiusiâ, sono un tema di crescente preoccupazione. Nicolini denuncia un’assuefazione del pubblico di fronte agli incessanti naufragi nel Mediterraneo, âun imbarbarimento delle politiche migratorie che ha trovato terreno fertile in un contesto politico instabile.â
In questâottica, il âComitato 3 ottobreâ sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione, promuovendo eventi di commemorazione e dialogo. âIl 3 ottobre è una data simbolica per ricordare le vittime dei naufragi e le migliaia di persone che continuano a morire nel Mediterraneo,â affermano i membri del comitato. Le iniziative di questâanno includono dibattiti e incontri con studenti, con un messaggio chiaro: âProtect people not borders.â
Il culmine delle celebrazioni si svolgerĂ oggi, 3 ottobre, con un omaggio davanti alla Porta dâEuropa, un monumento dedicato ai migranti. âLâEuropa deve affrontare lo squilibrio demografico con lâAfrica,â sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invitando a organizzare ingressi regolari e autorizzati affinchĂŠ i migranti non restino in balia dei trafficanti.
La tragedia del 3 ottobre 2013 rimane scolpita nella memoria collettiva, un monito a non dimenticare e un invito a riflettere su un tema che continua a far interrogare le societĂ europee.