Rapper celebre coinvolto in inchiesta su ultras | Le forze dell'ordine scovano armi e contante in casa sua!
Perquisita la casa di Emis Killa: sequestrati 40.000 euro e sette coltelli. Scopri i dettagli sull'inchiesta che coinvolge gli ultras! 🔍💰🎤
Inchiesta sugli ultras: perquisita la casa del rapper Emis Killa a Bernareggio
BOLOGNA – Le indagini sulle tifoserie ultras della Curva Sud dello stadio Meazza, accusate di pratiche estorsive e mafiose, hanno portato ieri mattina alla perquisizione della casa del rapper Emis Killa. Il noto artista, il cui vero nome è Rudolf Emiliano Giambelli, risiede a Bernareggio, in provincia di Monza, e nonostante non sia indagato, risulta molto vicino a Luca Lucci, il capo ultras recentemente arrestato.
L’operazione delle forze dell’ordine si inserisce in un contesto più ampio, nel quale gli ultras sono accusati di estorcere denaro per il parcheggio della zona stadio e di gestire in modo illecito la vendita di bevande durante le partite. La perquisizione orchestrata nei confronti di Emis Killa è stata effettuata come operazione ‘presso terzi’, evidenziando ulteriormente il sospetto legame con il mondo degli ultras.
Durante l’operazione, sono stati sequestrati 40 mila euro in contante, sette coltelli e tirapugni. I dettagli di questo fatto allarmante rivelano un quadro preoccupante che si allarga attorno a figure pubbliche nel panorama musicale italiano. Si ricorda che, solo pochi mesi fa, il rapper era stato identificato dalla Questura ai tornelli dello stadio in seguito all’aggressione di un steward da parte di un tifoso.
La notizia ha suscitato un acceso dibattito nell’opinione pubblica, che si interroga sull’influenza dei gruppi ultras non solo nello sport, ma anche nel contesto sociale e culturale. Attendiamo ulteriori sviluppi su un’inchiesta che promette di svelare aspetti inquietanti di alcune frange della cultura calcistica italiana.