Referendum in Val di Sole: Gli abitanti dicono "no" a orsi e lupi, ma i rischi per la sicurezza sono reali?
In Trentino, la Val di Sole si prepara a un referendum contro orsi e lupi. Scopri le reazioni e l'importanza di questa consultazione! 🐻✋🦊
In Trentino la Val di Sole pronta a dire “no” a orsi e lupi: referendum in 13 comuni
Domenica 27 ottobre si svolgerà un referendum consultivo in 13 comuni della Val di Sole, in Trentino, per esprimere un’opinione sulla presenza di orsi e lupi in un territorio densamente popolato. La consultazione è stata promossa dall’associazione “Insieme per Andrea Papi” in memoria di Andrea Papi, un giovane ucciso da un orso bruno lo scorso aprile a Caldes. Questo episodio ha segnato la prima vittima causata da un orso in Italia in più di un secolo.
Il quesito proposto ai residenti chiede se ritengano che la presenza di questi grandi carnivori rappresenti un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e le tradizioni locali. La consultazione si colloca in un contesto di crescente preoccupazione per incontri ravvicinati con la fauna selvatica, come dimostra l’ultima “aggressione” avvenuta a Bleggio, dove un uomo ha avuto una fortunata escursione senza conseguenze gravi.
La raccolta di oltre 6.000 firme necessarie per portare il referendum alle urne ha dimostrato un forte impegno da parte della comunità locale. Nonostante l’esito non sia vincolante, gli attivisti sperano che serva a far giungere un chiaro messaggio alle autorità. “Sappiamo che questo voto non avrà effetti concreti, ma è un modo per esprimere il nostro disagio”, affermano i membri dell’associazione.
Al di là del referendum nella Val di Sole, altre valli del Trentino, come le Giudicarie e la Val di Non, stanno considerando di seguire un percorso simile, evidenziando un malcontento crescente verso la gestione della fauna selvatica nella regione. Nella Val di Non, i residenti avranno un periodo stabilito per esprimere la loro opinione, mentre in Giudicarie si sta discutendo una riforma statutaria per permettere consultazioni simili.
Tuttavia, questa iniziativa non è priva di critiche. Legambiente ha espresso forti obiezioni al quesito del referendum, sottolineando che la convivenza tra uomo e fauna selvatica richiede un approccio più complesso e non può essere ridotta a una semplice votazione. “La gestione della fauna deve basarsi sulla conoscenza e sul monitoraggio delle specie, non su decisioni binarie,” ha affermato Stefano Raimondi, responsabile biodiversità dell’associazione.
In un clima di crescente tensione riguardo alla presenza di orsi e lupi, il referendum nella Val di Sole rappresenta non solo una questione locale, ma anche un’opportunità per riconsiderare il nostro rapporto con la natura e gli animali selvatici in un contesto di convivenza e sostenibilità. Sarà interessante vedere come si evolverà questa situazione nel prossimo futuro, sia a livello locale che nel più ampio dibattito nazionale sulla conservazione e la gestione degli habitat delle specie protette.