Testimonianze Shoccanti da Macomer | Un Centro Migranti Più Terrificante di Alcatraz?
Denuncia scioccante dal CPR di Macomer: violenze e abusi rivelati in un report. Scopri le testimonianze agghiaccianti. 📉⚖️
Macomer come Alcatraz: Denunce choc sui centri per rimpatrio in Sardegna
Un report devastante denuncia condizioni disumane al Centro di permanenza per rimpatrio di Macomer, in Sardegna. L’ispezione condotta il 23 marzo scorso ha rivelato una realtà inquietante che sembra più vicina a un luogo di tortura che a un centro di detenzione. "Quando sono entrato nel centro ho visto subito che ero in un posto come Alcatraz", racconta Omar, uno degli ex detenuti. Le sue parole riassumono quella che è stata l’esperienza di molti migranti intrappolati in una struttura segnata da violenze, abusi e negligenza.
La denuncia è stata presentata oggi alla Camera da Francesca Ghirra (Avs) insieme a Naga Odv e Rete Mai più Lager – No ai CPR, prendendo spunto dal report intitolato "A porte Chiuse". Il documento contiene 53 pagine di testimonianze raccapriccianti che evidenziano la brutalità del sistema di detenzione in Italia, in particolare nel centro di Macomer, descritto come uno dei più isolati e terribili del Paese.
Tra i temi più gravi emersi dal report vi sono episodi di pestaggi sistematici, evidenziando un ambiente in cui la violenza sembra essere parte integrante della quotidianità. "Quattro ore di pestaggio su un marocchino che rifiutava il rimpatrio" è solo una delle tante testimonianze sconvolgenti incluse nel documento. Inoltre, la situazione è aggravata dalla presenza di individui con problemi di salute mentale, che nel contesto di Macomer rischiano di soffrire ulteriormente.
“Il giorno del sangue” è una delle espressioni utilizzate per descrivere un episodio di protesta in cui diversi reclusi si sono tagliati il corpo, senza che il personale mostrasse alcun segno di intervento o preoccupazione. Altri dettagli inquietanti includono il caso di un giovane recluso, che “mangia e dorme nella doccia”, costretto a vivere in condizioni disumane.
Nicola Cocco, membro di Rete Mai più Lager – No ai CPR, ha descritto la situazione come una “deriva manicomiale”. "A Macomer si trova un ambiente che è la premessa per una deriva manicomiale", ha affermato, evidenziando l’inadeguatezza dei trattamenti ricevuti da parte del personale psichiatrico presente nel centro.
Il report ha rivelato che persone affette da disturbi mentali sono detenute in condizioni inappropriate, con un continuo ricorso a sedativi e la mancanza di supporto adeguato. Per di più, è stato segnalato il caso di un americano che, nel suo stato di evidente confusione, si credeva Nixon, il che indica quanto possa essere grave la situazione per i migranti, spesso abbandonati a se stessi.
Francesca Ghirra ha annunciato che gli elementi raccolti nel report daranno vita a un esposto per le autorità competenti, onde capire e rintracciare eventuali responsabilità. "Sarà ovviamente la magistratura a fare chiarezza su chi, a ogni livello, ha consentito il perpetuarsi di questa barbarie".
In conclusione, i rappresentanti di Naga e Rete Mai più Lager hanno sottolineato l’urgenza di interventi per fermare le violenze sistematiche nei CPR. Con un futuro evidentemente preoccupante in vista, la deputata ha anche anticipato un’ispezione in Albania per indagare su nuovi centri di rimpatrio in allestimento, indicando che la lotta per i diritti umani continua, in un contesto che richiede attenzione immediata e misure decisive.