Un anno dopo la strage al festival Supernova | Come la musica techno ha accolto il dolore di una nazione in lutto
Un anno dopo la tragedia del festival Supernova, Re'im ricorda le vittime con musica e lacrime. Uniti nel dolore, per un futuro di pace. 🎶🕊️💔
I battiti della techno e le lacrime: la commemorazione al Supernova un anno dopo la strage del 7 ottobre
ROMA – Un anno dopo la tragica strage del 7 ottobre 2023, il festival Supernova di Re’im, nel sud di Israele, ha risuonato di emozioni contrastanti, tra ritmi techno e il dolore dei familiari delle vittime. L’evento commemorativo segna un anniversario che ha lasciato cicatrici profonde nella comunità, con circa 1.200 cittadini israeliani uccisi in un assalto sorpresa di Hamas e Jihad islamica.
Il ricordo di quella notte devastante è vivo nelle menti di tutti. La cerimonia ha avuto inizio con la riproduzione dell’ultimo brano musicale suonato prima che il terrore si scatenasse. Solo un anno fa, i partecipanti si trovavano immersi nella musica, ignari dell’imminente dramma. L’attacco, avvenuto a pochi chilometri dal confine con la Striscia di Gaza, ha provocato la morte di oltre 350 persone, soprattutto giovani, mentre numerosi altri sono stati rapiti.
Il presidente Isaac Herzog, presente all’evento commemorativo, ha sottolineato l’importanza che il mondo comprenda la lotta di Israele per la sicurezza e la pace. "Per cambiare il corso della storia e portare un futuro migliore", ha dichiarato, "è fondamentale supportare Israele nella sua lotta contro i nemici".
Il ricordo di Idan Shtivi, tra le vittime, ha toccato profondamente i cuori. Il giovane, di soli 28 anni, è stato confermato morto recentamente, la sua tragica sorte rappresentativa di molti altri ostaggi, la cui vita è stata spezzata in quella notte di terrore. La sua famiglia ha condiviso la notizia, sottolineando che il suo corpo è ancora a Gaza, come a testimoniare l’ingiustizia di una guerra senza fine.
Il conflitto, riacceso dall’attacco del 7 ottobre, ha portato a una reazione da parte di Tel Aviv che ha causato oltre 40.000 vittime a Gaza secondo le autorità locali, con un’altissima tolleranza di sfollati e distruzione. La tensione continua a crescere, accentuata dal timore di rappresaglie nei confronti dell’Iran, accusato di sostenere le forze di Hamas e Hezbollah, minacciando ulteriormente la già fragile stabilità della regione.
La cerimonia al Supernova non è stata solo un momento di tristezza, ma anche di riflessione su un futuro che sembra incerto. Nell’aria si è respirata una volontà collettiva di ricordare e, al contempo, di continuare a lottare per un domani migliore, cercando la pace in un contesto di lutto e disperazione. Un battito di techno ha accompagnato le lacrime, suggerendo che, nonostante tutto, la vita e la musica devono continuare.