Amsterdam in stato di emergenza | La violenza tra tifosi israeliani e olandesi minaccia la sicurezza della città!
Amsterdam in allerta dopo violenze legate alla partita Ajax-Maccabi. Cinque feriti e dieci arresti. La sindaca parla di pogrom. Scopri di più! 🇮🇱⚽️🚨
Amsterdam in stato di emergenza dopo violenze legate alla partita Ajax-Maccabi Tel Aviv
Amsterdam è scossa da eventi violenti che hanno coinvolto tifosi israeliani dopo la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. Ieri sera, in seguito a scontri avvenuti in città, cinque cittadini israeliani sono rimasti feriti e hanno dovuto essere trasportati in ospedale. Fortunatamente, i loro infortuni sono stati giudicati non gravi e tutti sono stati dimessi poco dopo. Questo episodio ha spinto la sindaca Femke Halsema a dichiarare lo stato di emergenza e a estendere l’area di rischio a tutta la capitale, consentendo perquisizioni e mobilitando le forze militari.
Dopo la partita, conclusasi con un netto 5-0 per l’Ajax, la sindaca ha descritto gli scontri come “pogrom”, evidenziando una notte di violenza mai vista nella città olandese. Le misure adottate includono il divieto di manifestazioni pubbliche e l’utilizzo di caschi o altri indumenti che possano coprire il volto.
La polizia ha identificato circa 62 persone fermate a partire dalla scorsa notte, con dieci di esse, tra cui due minori, che hanno ricevuto la convalida del fermo. Il procuratore Rene de Beukelaer ha menzionato che saranno esplorate possibili motivazioni antisemite per gli attacchi. Halsema ha esposto il messaggio di shock e demoralizzazione tra gli ebrei residenti ad Amsterdam, avvertendo che la città affronta una giornata “cupamente nera”.
I video circolati sui social mostrano le tensioni crescenti tra tifosi e facinorosi. In particolare, gli ultras del Maccabi hanno provocato un parapiglia durante un minuto di silenzio per le vittime delle recenti inondazioni a Valencia. La situazione è ulteriormente incandescente a causa delle notizie che circolano sul governo spagnolo, che ha recentemente cessato le forniture militari a Israele, scatenando reazioni tra le fazioni.
In un clima già teso, si sono verificati episodi di provocazione, come il lancio di fuochi d’artificio e cori contro Gaza da parte dei tifosi israeliani. Il capo della polizia, Peter Holla, ha denunciato anche atti di vandalismo, come l’assalto a un taxi e il rogo di bandiere palestinesi.
In risposta agli scontri, il governo israeliano aveva inizialmente programmato un volo militare per rimpatriare i propri cittadini. Tuttavia, il “ponte aereo” è stato successivamente annullato e ora è previsto un volo commerciale per riportare a casa i 270 passeggeri israeliani.
In un clima di crescente tensione e incertezza, Amsterdam si trova ora a dover affrontare i postumi di una violenza inaspettata, con le autorità impegnate a garantire la sicurezza e prevenire ulteriori episodi di conflitto. La sindaca ha chiesto ai cittadini di unirsi per contrastare l’odio e la violenza, mentre le indagini continuano per far luce su ulteriori responsabilità in questa inquietante spirale di violenza.