Attacco ai militari italiani in Libano | Le reazioni shock della politica mostrano il vero volto nascosto del conflitto!
Razzi colpiscono i militari italiani in Libano, causando feriti lievi. La politica denuncia l'attacco: "Inaccettabile". Scopri di più! 🚀🇮🇹
Titolo: Attacco a base UNIFIL in Libano: quattro militari italiani feriti, reazioni del governo italiano
Il recente attacco alla base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, ha provocato il ferimento di almeno quattro militari italiani che fanno parte della missione di interposizione UNIFIL. Due razzi da 122 millimetri hanno colpito la struttura, causando lievi ferimenti ai soldati, la cui condizione non desterebbe preoccupazioni.
Secondo fonti attendibili, l’incidente è stato attribuito a Hezbollah, rendendo questo attacco l’ennesimo nell’area, dove i militari italiani hanno affrontato numerosi episodi di violenza nelle ultime settimane. In totale, sei razzi sono stati lanciati sulla base, ma i danni si sono limitati principalmente a esplosioni che hanno frantumato alcuni vetri, colpendo i soldati.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua indignazione dopo la notizia: “Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie”. Meloni ha sottolineato che tali attacchi sono "inaccettabili", chiedendo alle parti coinvolte di garantire la sicurezza dei soldati di UNIFIL.
Anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato l’accaduto, affermando di aver contattato immediatamente il Comandante del contingente per avere notizie sui feriti. Ha ribadito che la missione italiana in Libano è prevalentemente orientata verso la pace e non può diventare un obiettivo per le milizie. Crosetto ha descritto come “intollerabile” il ripetersi di simili attacchi e ha manifestato l’intenzione di dialogare con il nuovo ministro della Difesa israeliano per evitare situazioni pericolose.
“E’ inaccettabile quello che sta accadendo”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aggiungendo che i militari italiani non possono essere considerati un bersaglio. Tajani ha confermato che i feriti non versano in condizioni gravi, ma ha voluto rimarcare l’importanza di proteggere il contingente italiano da ulteriori aggressioni.
In un contesto di crescente tensione, l’atteggiamento deciso dei membri del governo italiano sottolinea l’urgenza di una protezione maggiorata per le forze di pace in Libano, il cui operato rimane cruciale per la stabilità della regione. Con la comunità internazionale che guarda con attenzione, si spera che la situazione possa normalizzarsi e che le missioni di interposizione possano continuare a lavorare nel rispetto della sicurezza e della pace.