Casapound sfida i collettivi: "Non siete riusciti a sfondare nemmeno un cordone di 7 poliziotti" | Siete davvero così forti o solo pieni di parole?
Casapound risponde agli scontri di Bologna, criticando i collettivi e la gestione della sicurezza. Un altro capitolo di tensioni e manifestazioni! 🚨🤔
Casapound attacca i collettivi: "Non sono riusciti nemmeno a sfondare un cordone di 7 poliziotti"
Roma – Dopo gli scontri avvenuti a Bologna, Casapound e la Rete dei Patrioti hanno deciso di rompere il silenzio con un comunicato che ridimensiona le tensioni della giornata. "Considerate alcune ricostruzioni dei giornali piuttosto fantasiose, vogliamo precisare che nulla ci è stato impedito", affermano, sottolineando che i loro manifestanti hanno potuto sfilare senza ostacoli. Secondo la nota, un gruppo di 700 militanti ha marciato per le strade della città , rivendicando sicurezza e un rinnovato ordine in una Bologna che, a loro dire, sarebbe in un profondo stato di degrado.
Il comunicato va oltre, esprimendo solidarietĂ a un passante aggredito dai collettivi durante le manifestazioni. Casapound ha descritto la reazione degli antagonisti come una sorta di violenza ingiustificata e ha criticato il loro tentativo di confrontarsi con le forze dell’ordine, che ha visto i militanti antifascisti non riuscire "neanche a sfondare un cordone di soli 7 poliziotti". "Temevano forse che, oltre il cordone, la loro provocazione sarebbe giustamente stata respinta?", incalzano, evidenziando un atteggiamento di sfida verso il movimento antifascista.
La nota non risparmia critiche all’amministrazione comunale bolognese, sostenendo che "questa feccia non solo sia stata fomentata dall’amministrazione comunale, dalla ANPI e dal Partito Democratico", citando il nome di Elly Schlein come figura simbolo di questo presunto sostegno. "Bologna merita decisamente di meglio", concludono, richiamando l’attenzione sulla necessitĂ di una cittĂ libera dall’influenza dei centri sociali.
Infine, l’appello di Casapound è chiaro: "Non possono esistere cittĂ ostaggio dei centri sociali e di uno stantio antifascismo". La formazione di estrema destra promette che continuerĂ a mobilitarsi nelle piazze, unendosi a tutti quegli italiani che non intendono arrendersi al malaffare della politica e alle ideologie che, a loro avviso, portano al declino delle cittĂ italiane.
Il dibattito intorno a queste manifestazioni resta acceso, testimoniando un clima di tensione che caratterizza il panorama politico e sociale italiano. Con la stagione delle manifestazioni che si avvicina, è plausibile che simili scontri si ripetano, alimentando la contrapposizione tra opposte fazioni.