Otto razzi colpiscono la base Unifil italiana | Il governo italiano risponderà davvero a questa provocazione?

Otto razzi colpiscono la base Unifil in Libano. Fortunatamente, nessun ferito tra i militari italiani. Crosetto: attacchi intollerabili! 🚀🇮🇹🛡️

A cura di Redazione
19 novembre 2024 18:12
Otto razzi colpiscono la base Unifil italiana | Il governo italiano risponderà davvero a questa provocazione?
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Otto razzi colpiscono la base italiana Unifil in Libano: “Nessun ferito”, ma cresce la preoccupazione

Roma, 19 novembre 2024 – Nella giornata di oggi, il quartier generale del contingente italiano di Unifil a Shama, nel sud del Libano, è stato bersaglio di un attacco che ha visto l’impatto di otto razzi da 107 millimetri. Secondo una nota del Ministero della Difesa, i razzi hanno colpito aree all’aperto e un magazzino di ricambi, dove per fortuna non si trovavano soldati, evitando così feriti nel personale militare.

Tuttavia, il ministero ha confermato che cinque militari italiani sono attualmente sotto osservazione nell’infermeria della base, sebbene le loro condizioni non destino preoccupazioni significative. Le forze italiane stanno conducendo accertamenti per identificare il luogo di origine dei colpi e per individuare i responsabili dell’attacco.

In seguito all’incidente, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la sua indignazione. “È intollerabile che ci siano attacchi, non possiamo tollerare che gli errori si ripetano con questa frequenza”, ha dichiarato Crosetto durante una conferenza stampa a Bruxelles, in occasione del Consiglio affari esteri e difesa.

Il Ministro ha anche annunciato di voler contattare il suo omologo israeliano, Israel Katz, per ribadire l’importanza della protezione delle basi di Unifil. “Le basi di Unifil rappresentano l’Onu e sono di Paesi che sono amici di Israele”, ha sottolineato Crosetto, evidenziando la necessità di fornire disposizioni chiare alle forze operative.

L’attacco alla base italiana non solo solleva interrogativi sulla sicurezza delle forze di pace, ma desta anche timori per l’instabilità della regione. Con continui rinnovamenti di tensioni, le parole del Ministro testimoniano la crescente preoccupazione del governo italiano e la necessità di azioni concrete per garantire la sicurezza dei propri militari all’estero.

In attesa di ulteriori sviluppi, l’auspicio resta che episodi del genere possano essere evitati in futuro, per preservare la vita dei soldati e la missione di stabilizzazione dell’area.

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