Un anno dall’omicidio di Giulia Cecchettin: preside proibisce ricordo rumoroso agli studenti
È passato un anno dalla follia omicida di Filippo Turetta su Giulia Cecchettin. I compagni vogliono ricordarla con un minuto di rumore in suo onore ma il presidente lo proibisce
È polemica a Padova a un anno dal delitto. Una discussa iniziativa ha sollevato polemiche al Liceo Tito Livio, dove gli studenti avevano chiesto di osservare un “minuto di rumore” per commemorare Giulia Cecchettin, tragicamente uccisa. La proposta, ispirata dalla sorella Elena, è stata però bocciata dal preside.
Il silenzio richiesto dal dirigente scolastico
Il preside Luca Piccolo ha risposto con una circolare in cui sollecitava gli studenti a “interiorizzare l’evento” e a rispettare “la strada del silenzio”, interpretando questa modalità come un omaggio più rispettoso per Giulia e la sua famiglia. Il silenzio è stato visto come un segno di rispetto per le sofferenze causate dalla tragedia.
La resistenza degli studenti: “Minuto di rumore” comunque in alcune classi
Nonostante la contrarietà della dirigenza, alcuni studenti hanno scelto di andare avanti con la proposta del “minuto di rumore” alle 12, segnando una divisione tra chi sosteneva il silenzio come forma di rispetto e chi invece riteneva il rumore come un atto simbolico di lotta e memoria.