Una scarpa sporca scatena una tragedia | La verità dietro l'omicidio di un giovane paciere a Napoli
Tragedia a San Sebastiano: Santo Romano è stato ucciso mentre tentava di fare da paciere. Una storia di violenza che colpisce il cuore. 🕯️💔
Tragedia a San Sebastiano al Vesuvio: ucciso Santo Romano in una sparatoria
NAPOLI – Una discussione banale si è trasformata in una tragedia indescrivibile, con la morte di un giovane di 19 anni, Santo Romano. I fatti risalgono alla notte tra venerdì e sabato scorso, quando una semplice pestata e una scarpa sporca hanno scatenato una sparatoria che ha lasciato un morto e un ferito. Santo, residente a Casoria, è stato colpito da una pallottola da un ragazzo di 17 anni, un minorenne recentemente uscito da un istituto penale e già con un passato di reati legati alla droga.
La situazione si è accesa dopo un diverbio, durante il quale Santo aveva cercato di fare da paciere tra un amico e il killer. Il malinteso, partito da un “pestone” involontario, ha costretto il minorenne a allontanarsi. Mentre si dirigeva verso l’auto, dove pare avesse nascosto l’arma, Santo ha tentato di calmare il giovane: “Dai, fratello, ti ha chiesto scusa”. Pochi attimi dopo, il 17enne ha estratto una pistola e ha fatto fuoco, centrando Santo al petto. La vittima è collassata sul suolo, in un lago di sangue, e nonostante gli immediati soccorsi, è deceduta poco dopo in ospedale.
Il killer, identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato presto arrestato. Attualmente è in stato di fermo e deve rispondere dell’omicidio di Santo, oltre ad essere accusato di tentato omicidio poiché, durante la sparatoria, ha ferito anche un amico della vittima al gomito. Gli inquirenti non hanno trascurato il profilo sociale del minorenne, il quale ha attirato l’attenzione della Procura per i minori, che sta indagando su alcuni post social in cui amici del giovane esaltano l’uso delle armi.
Santo Romano era un ragazzo senza precedenti penali, noto per la sua passione per il calcio, sport che praticava da bambino. Giocava come portiere nell’Asd Micri, una squadra di Eccellenza di Pomigliano d’Arco, mentre lavorava in un centro scommesse. Lascia un vuoto incolmabile per la sua famiglia, la fidanzata Simona e i compagni di squadra.
Questa sera, la comunità di San Sebastiano al Vesuvio si unirà in un silenzioso omaggio per ricordare Santo. Alle 19.30, è in programma una messa presso il santuario di San Sebastiano Martire, seguita da una fiaccolata fino al luogo della tragedia. In un momento di dolore, la comunità si stringe attorno alla famiglia, chiedendo un futuro libero dalla violenza.