31 mila migranti scomparsi nel Mediterraneo | Perché i bambini sono le vittime dimenticate di questa tragedia?
Nel 2024, il Mediterraneo ha visto scomparire 31 mila migranti, tanti i minori: una tragedia che chiama all'azione. Scopri di più. 🌊💔

Un’altra tragedia nel Mediterraneo: 31.000 migranti scomparsi nel 2024, centinaia sono minori
Il Mar Mediterraneo continua a rivelarsi una rotta pericolosa e spesso mortale per i migranti in cerca di una vita migliore. Secondo un comunicato stampa dell’Unicef, nel 2024 si stima che siano scomparsi circa 31.000 migranti, con un numero allarmante di vittime tra i bambini. La notizia arriva in un momento critico, con l’attenzione rivolta ancora una volta al dramma umano che si svolge nelle acque europee.
L’Unicef ha reso noto che centinaia di bambini sono inclusi in questo tragico bilancio. La notizia del naufragio di una barca al largo della costa di Lampedusa, che ha causato la morte di 44 persone, compresi donne e bambini, ha messo in luce l’urgenza della situazione. Una bambina di 11 anni, unica sopravvissuta del naufragio, è stata trovata mentre galleggiava in mare, dopo aver passato più di 12 ore in acqua. Riguardo alla tragedia, la giovane aveva perso il fratello e il cugino, anch’essi a bordo della barca.
Il comunicato dell’Unicef sottolinea che, dal 2014, quasi 31.000 persone hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. La maggior parte di queste persone sta fuggendo da conflitti violenti e da condizioni di povertà estrema. Si stima che, tra coloro che intraprendono questo viaggio, una persona su cinque sia minorenne, evidenziando le vulnerabilità di questi giovani migranti.
L’Unicef ha fatto appello ai governi affinché utilizzino il Patto sull’Asilo e la Migrazione per garantire percorsi di migrazione sicuri e legali per i bambini e per le famiglie. Le richieste dell’organizzazione includono la necessità di coordinare le operazioni di ricerca e salvataggio in mare, garantendo sbarco sicuro e accoglienza adeguata. È fondamentale investire in servizi essenziali che possano supportare i migranti, fornendo accesso a sostegno psicosociale, assistenza legale e cure sanitarie.
Regina De Dominicis, Direttrice dell’Ufficio Regionale Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, ha affermato: “I diritti dei minorenni migranti devono essere tutelati in ogni momento”. È cruciale che i governi affrontino le cause profonde che spingono le famiglie a migrare e promuovano l’inclusione di questi individui nelle comunità ospitanti.
Questa situazione mette in evidenza non solo la necessità di azioni immediate, ma anche l’importanza di un approccio a lungo termine per garantire che il Mediterraneo non continui a essere visto come una tomba per chi cerca una vita migliore. La speranza è che i governi rispondano all’appello dell’Unicef con decisione e umanità, prima che si verifichino ulteriori tragedie.