4 minorenni italiani contro un 15enne egiziano: accoltellamento feroce

Dodici coltellate per una sigaretta rifiutata. È questo il motivo che avrebbe scatenato l’aggressione a un ragazzo egiziano di 15 anni, avvenuta il 6 ottobre scorso a Castel Volturno, in provincia di Caserta. La vittima era in compagnia di altri due coetanei, anch’essi stranieri, quando è stata avvicinata da un gruppo di quattro ragazzi italiani. Al rifiuto di una richiesta – probabilmente una sigaretta – il gruppo si è scagliato contro di lui, accoltellandolo ripetutamente.

I fermati e le indagini

Nei giorni successivi all’aggressione, la Polizia di Stato ha arrestato tre minorenni italiani, di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Un quarto giovane è stato fermato su ordine della Procura dei Minori di Napoli, e il provvedimento attende la convalida. Tutti i ragazzi coinvolti, inclusa la vittima, risultano incensurati.

Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire le varie fasi dell’aggressione. Tuttavia, nessuno dei ragazzi fermati ha fornito spiegazioni sul gesto, e restano da chiarire alcuni aspetti fondamentali: chi ha inferto le coltellate, se ci sia stato più di un aggressore armato e se siano state utilizzate più armi.

Nessuna matrice razziale

Dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica per i Minori di Napoli, in collaborazione con il Commissariato di Castel Volturno guidato da Pasquale Lamitella, non è emersa alcuna motivazione razziale. Di conseguenza, non è stata contestata la specifica aggravante prevista dalla legge.

Un episodio di estrema violenza

L’episodio ha sconvolto la comunità locale per la brutalità dell’atto, commesso senza un apparente motivo concreto. Le autorità continuano a indagare per chiarire ogni dettaglio dell’aggressione e attribuire le responsabilità individuali ai membri del gruppo.