Alpinisti bloccati a 3.000 metri | Perché le ricerche stanno affrontando ostacoli inaspettati?
Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, ricerche sospese per il rischio valanghe. Squadre di soccorso pronte a intervenire non appena le condizioni miglioreranno. 🏔️🚁❄️
Alpinisti bloccati sul Gran Sasso: ricerche via terra impossibili per il rischio valanghe
Roma, 26 dicembre 2024 – La situazione sul Gran Sasso rimane critica, con le ricerche di due alpinisti dispersi che continuano a causa delle avverse condizioni meteorologiche e dell’elevato rischio valanghe. I due escursionisti, identificati come Luca Perazzini e Cristian Gualdi, di 42 e 48 anni, si trovano a quasi 3.000 metri di altitudine, precisamente lungo la via Direttissima del Corno Grande.
I due uomini, originari di Santarcangelo di Romagna, sono stati bloccati dopo essere scivolati in un canalone mentre tentavano la discesa dal versante Sud/Est del Corno Grande, nel Vallone dell’Inferno. Hanno prontamente attivato i soccorsi domenica sera, dando l’allerta che ha avviato le operazioni di ricerca.
Le squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza sono già arrivate a Fonte Cerreto, il punto di partenza della funivia per Campo Imperatore, per coordinare i tentativi di recupero. Tuttavia, l’intervento via terra è attualmente escluso a causa del rischio marcato di slavine, valutato al livello 3 su una scala di 5. Questo impedisce operazioni in sicurezza, sia con sci che con ramponi.
Mentre le condizioni meteorologiche nella zona sono ancora sfavorevoli, si prevede un miglioramento dopo l’ora di pranzo. Nel primo pomeriggio, si spera di poter eseguire un sorvolo in elicottero nell’area in cui si presume si trovino i due dispersi. La speranza di ritrovarli in vita rimane viva, ma è chiaro che la sicurezza delle squadre di soccorso è la priorità in queste operazioni delicate.
La preoccupazione per la sorte di Perazzini e Gualdi continua a crescere tra i familiari e gli amici, mentre le autorità monitorano con attenzione le condizioni meteo per riprendere le ricerche in modo efficace. La situazione sul Gran Sasso richiede massima cautela, e le squadre sono pronte a intervenire non appena le circostanze lo consentiranno.