Attacchi ai convogli umanitari in aumento | Perché l'emergenza Gaza sta diventando un incubo per milioni di persone?

Aumentano gli attacchi ai convogli umanitari a Gaza. 500mila firme per il cessate il fuoco. Scopri l'appello delle ONG per fermare la crisi! ✊🌍

A cura di Redazione
12 dicembre 2024 21:30
Attacchi ai convogli umanitari in aumento | Perché l'emergenza Gaza sta diventando un incubo per milioni di persone? -
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La denuncia di Oxfam: "Aumentano gli attacchi ai convogli umanitari diretti a Gaza"

Un drammatico grido d’allerta arriva da Oxfam Italia, che, insieme a Emergency, Fermatevi!, Medici Senza Frontiere e ai promotori dell’appello ‘#StopCrimesinPalestine’, ha raccolto ben 500mila firme per chiedere un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La petizione è stata presentata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di un incontro che ha visto anche la partecipazione di importanti figure e organizzazioni legate alla crisi umanitaria.

In un’intervista concessa all’agenzia Dire, Paolo Pezzati, portavoce delle crisi umanitarie per Oxfam, ha rilasciato dichiarazioni allarmanti riguardo alla situazione attuale nella Striscia. “Gli attacchi ai convogli umanitari stanno aumentando anche in zone sotto il controllo israeliano,” ha dichiarato Pezzati, evidenziando come operatori umanitari stiano perdendo la vita, il che complica ulteriormente l’accesso ai beni essenziali per la popolazione civile.

L’ultimo attacco è avvenuto a Khan Younis lungo la strada Salah al-Din, dove un drone armato ha aperto il fuoco sui camion, lasciando dietro di sé un bilancio tragico di 40 morti e almeno 69 veicoli colpiti. “Ci sono anche feriti, e delle bande armate hanno saccheggiato i convogli dopo l’attacco”, ha aggiunto il rappresentante di Oxfam, non nascondendo la preoccupazione per l’emergere di nuove dinamiche di violenza.

Pezzati ha descritto la particolare pericolosità del lavoro umanitario nella zona, sottolineando che dal 7 ottobre 2023, 356 operatori umanitari hanno perso la vita. Questa cifra rappresenta un drammatico record che testimonia quanto sia difficile e rischiosa l’assistenza alla popolazione civile. “Arrivare con gli aiuti è costantemente ostacolato da procedure arbitrarie imposte dalle autorità israeliane,” ha continuato Pezzati, suggerendo che queste misure sono pensate per ritardare l’ingresso di cibo e beni essenziali nella regione.

Il portavoce ha anche messo in luce la difficoltà nella distribuzione degli aiuti una volta che questi riescono a varcare il confine: “Le bande che si stanno formando in queste ultime settimane sembrano essere composte da persone locali, che si organizzano per ottenere cibo, ma ci sono anche livelli più complessi che ci sfuggono”.

Interessante è il commento della deputata del PD, Laura Boldrini, che ha sollevato la questione della mancanza di attenzione da parte del governo italiano. “Il 25 novembre varie organizzazioni umanitarie hanno richiesto un incontro con la presidente Meloni, ma finora non hanno ricevuto risposta,” ha lamentato. Secondo Boldrini, questa situazione “è gravissima e dimostra una mancanza di attenzione per una delle più immense tragedie del nostro tempo”.

Infine, si spera che l’appello dei cittadini e delle organizzazioni umanitarie venga ascoltato, e che si possano intraprendere misure efficace per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza e garantire la sicurezza degli operatori che lavorano in condizioni estremamente difficili.

✅ Fact CheckFONTE VERIFICATA

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