Fabio Volo rivela dettagli privati sulla sua vita sessuale | È davvero un seduttore o solo un provocatore?
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Fabio Volo: tra provocazioni e introspezione nella prima serata di Belve
In occasione della recente puntata del popolare programma di Rai2, Belve, Fabio Volo ha aperto il suo cuore e la sua mente a Francesca Fagnani, affrontando temi di grande rilevanza personale e professionale. “Non sono perverso. Ho sperimentato una sessualità spinta, tipo con un po’ di gente insieme…” ha affermato con un sorriso l’autore e attore, rivelando una parte della sua vita intima con sorprendente leggerezza.
L’intervista ha tracciato un percorso che va dalle radici di Volo, descritte come una “bolla di povertà” vissuta durante l’adolescenza, fino all’immenso successo che ha raccolto con i suoi libri, venduti in ben 24 lingue. “Magari mi ignorasse” ha risposto a Fagnani riguardo le critiche ricevute nel corso della sua carriera. Volo ha saputo precisare che le valutazioni critiche raramente comprendono il valore commerciale delle sue opere, sottolineando con ironia: “Ci sono libri di miei colleghi molto più brutti dei miei, ma nessuno li critica.”
Un momento forte dell’intervista è stato quando si è parlato della sua visione del mondo della scrittura, dove si è paragonato a figure mitologiche come Ulisse e Superman. “È seduttore?” ha interrogato Fagnani. La risposta di Volo è stata unabile: “Mi piace sedurre, ma questo non vuol dire che porto a casa il risultato.” Un’affermazione che, oltre a parlargli da artista, mette in luce la sua natura giocosa e rilassata nei rapporti umani.
La discussione ha toccato anche il tema della spiritualità, con un Volo che ha rivelato esperienze profonde, come il mese trascorso nella foresta amazzonica. “Lì attraverso meditazioni profonde con uno sciamano sono stato portato a un punto della mia vita dove ho avuto una visione e ho incontrato me stesso a 25 anni”. Questo racconto non solo ha mostrato un lato più vulnerabile dell’autore, ma ha anche offerto uno sguardo sull’importanza della crescita personale.
Volo ha parlato della sua creatività, chiarendo che, “quando sono nella fase creativa posso scrivere ovunque”, ma che esistono anche momenti in cui la creatività è più intima e personale, evidenziando il bisogno di isolamento e introspezione.
Un altro tema scottante affiorato durante l’intervista è stato il commento espresso da Volo nei confronti della pop star Ariana Grande. Fagnani non ha esitato a far notare alcune delle critiche che lui stesso ha sollevato in passato. Volo, riflettendo sul suo atteggiamento, ha dichiarato: “Quella cantante parla a bambini che non capiscono la sessualità. Non la ritengo una cosa giusta.” Un’affermazione che ha suscitato attenzione e discussione riguardo alla responsabilità degli artisti nel comunicare messaggi ai più giovani.
In conclusione, l’incontro con Fabio Volo a Belve è stato un viaggio affascinante che ha messo in luce non solo la sfaccettata personalità dell’autore, ma ha anche stimolato riflessioni sull’etica, sulla creatività e sulle vulnerabilità umane. Un’intervista che, come spesso accade nel format di Fagnani, ha saputo mescolare intrattenimento e profondità, offrendo al pubblico un ritratto sincero di un artista contemporaneo.