Giorgia Meloni torna sull’Albania: “L’Europa è con noi”
Dopo il flop già sperimentato, Giorgia Meloni torna sull’Albania spingendo il suo Governo a seguirla, fiduciosa dell’appoggio europeo
Durante le festività natalizie, un centinaio di agenti italiani vigilano sui centri per migranti in Albania. Sebbene al momento i centri siano vuoti, il governo conferma l’intenzione di riprendere i trasferimenti dei richiedenti asilo già a partire da gennaio. Questa scelta si basa sul consenso emerso a livello europeo riguardo soluzioni innovative come gli hub in paesi terzi e sulla recente sentenza della Cassazione sui paesi sicuri.
Il vertice a Palazzo Chigi
Il premier Giorgia Meloni ha presieduto un vertice con i ministri chiave per discutere l’avanzamento del progetto. Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Guido Crosetto e Tommaso Foti, tra gli altri, hanno condiviso l’obiettivo di contrastare il traffico di esseri umani e rispettare le norme comunitarie. "Le soluzioni innovative sono apprezzate anche da altri paesi," ha dichiarato Tajani.
Le sfide e le prospettive del progetto
Nonostante i ritardi nell’apertura dei centri di Shengjin e Gjader e le critiche dell’opposizione riguardo ai costi elevati e ai risultati limitati, il governo è determinato a far funzionare l'accordo con il premier albanese Edi Rama. Due elementi chiave potrebbero favorire la ripresa dei trasferimenti:
- Sentenza della Cassazione
La sentenza del 19 dicembre riconosce al governo il diritto di definire un regime differenziato per i richiedenti asilo provenienti da paesi sicuri, riducendo il margine di intervento della magistratura. - Cambio di competenza
Dal 11 gennaio, le Corti d’appello prenderanno il posto dei giudici delle sezioni immigrazione nella convalida dei trattenimenti nei centri, un passaggio ritenuto cruciale per il successo del progetto.
Sostegno europeo al piano Italia-Albania
Il clima politico europeo è sempre più favorevole al contrasto dei flussi migratori irregolari. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, promuove l'uso di hub per i rimpatri e una nuova direttiva sui paesi sicuri. Meloni ha sottolineato il forte consenso raccolto su queste misure durante l’ultimo Consiglio Europeo.
Le critiche dell’opposizione
Il progetto ha sollevato forti critiche da parte dell’opposizione. Elly Schlein (PD) lo definisce "inumano, inefficace e dispendioso," mentre Matteo Renzi (IV) lo liquida come un "flop costoso". Il Movimento 5 Stelle accusa il governo di portare avanti una propaganda costosa e inefficace, evidenziando che i numeri ipotizzati non risolverebbero il problema dei flussi migratori.
Il governo Meloni, forte del sostegno europeo e delle recenti disposizioni giuridiche, preme per rilanciare il piano di trasferimenti verso l’Albania. Tuttavia, resta da vedere se questa "soluzione innovativa" riuscirà a superare le critiche e a produrre risultati concreti.