Italia transfobica secondo i dati Istat: aggressioni continue e costanti

Nessuno è escluso da questo atteggiamento, almeno secondo i dati Istat che riportano un quadro di totale transfobia in Italia: aggressioni continue e costanti

A cura di redazionemd
20 dicembre 2024 20:12
Italia transfobica secondo i dati Istat: aggressioni continue e costanti
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Secondo l’indagine condotta da ISTAT in collaborazione con l’UNAR, il 66,1% delle persone trans e non binarie, la cui identità di genere è visibile o riconoscibile, ha dichiarato di essersi sentito discriminato nell’ambiente scolastico o universitario. La scuola, luogo deputato alla crescita e all’inclusione, si rivela spesso un terreno difficile per chi non si conforma ai canoni tradizionali di genere.

Microaggressioni e discriminazioni sul lavoro

Il mondo del lavoro rappresenta un altro contesto problematico. Più di 8 persone trans su 10 segnalano di aver subito microaggressioni legate alla loro identità di genere. Inoltre, il 50% di loro ha vissuto almeno un episodio di discriminazione nella ricerca di un impiego, mentre il 46,4% ha rinunciato a sostenere un colloquio, temendo che la propria identità di genere potesse influenzarne negativamente l’esito.

La realtà dei lavoratori dipendenti

Tra coloro che hanno un lavoro dipendente, il 40,6% ha riferito di aver subito discriminazioni legate alla propria identità. Questo dato evidenzia come, anche dopo l’assunzione, persistano pregiudizi e atteggiamenti discriminatori che minano il benessere e la produttività dei lavoratori trans e non binari.

Un richiamo all’azione

Questi dati, emersi dall’indagine ISTAT-UNAR, sottolineano l’urgenza di interventi mirati per contrastare le discriminazioni di genere in ogni ambito della società, promuovendo politiche e iniziative volte a garantire pari opportunità e dignità per tutti.

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