Tragedia alla Sydney-Hobart: i velisti non sono preparati per queste tempeste?
Tragedia alla regata Sydney-Hobart: due velisti perdono la vita in mare agitato. Leggi di più su questo drammatico inizio di competizione ⚓💔.
Doppia tragedia alla Sydney-Hobart: due velisti morti nella prima notte di regata
Roma – La tradizionale regata Sydney-Hobart, uno degli eventi di vela più importanti e challenging al mondo, è stata colpita da una tragedia nella sua prima notte. Due velisti hanno perso la vita a causa di incidenti avvenuti in condizioni meteorologiche estreme, con venti forti e mare agitato che hanno messo a dura prova gli equipaggi.
Le vittime, coinvolte in incidenti separati ma simili per dinamica, sono state colpite alla testa dal boma delle loro imbarcazioni. Il primo tragico evento è avvenuto a bordo della Flying Fish Arctos, situata a circa 30 miglia nautiche a est-sud-est di Ulladulla. Roy Quaden, un marinaio di 55 anni originario dell’Australia Occidentale, è stato colpito violentemente alla nuca. Nonostante i tentativi di rianimazione cardiopolmonare attuati dal resto dell’equipaggio e l’intervento dei soccorsi, Quaden è deceduto prima di potersi mettere in salvo a Jervis Bay.
Poco dopo, intorno alle 2:15 del mattino, un secondo incidente ha colpito un altro yacht, la Bowline, a circa 30 miglia nautiche a est-nord-est di Batemans Bay. Nick Smith, un esperto marinaio di 65 anni proveniente dal South Australia, è stato colpito dal boma e ha perso conoscenza. Le sue condizioni si sono rivelate fatali nonostante gli sforzi disperati del suo equipaggio. Questa era la quinta partecipazione di Smith alla regata, e il suo decesso ha scosso profondamente la comunità velica.
In un ulteriore episodio drammatico della notte, Luke Watkins, 37 anni e membro dell’equipaggio dello yacht Porco Rosso, è stato scaraventato in mare da un’onda durante la tempesta. Fortunatamente, è riuscito a sopravvivere rimanendo alla deriva per oltre un chilometro. La sua salvezza è stata possibile grazie all’attivazione automatica del radiofaro di emergenza, che ha facilitato l’individuazione del naufrago. "È stata un’esperienza terrificante," ha dichiarato Watkins, descrivendo la paura vissuta in quei momenti.
La regata, che quest’anno ha visto 104 yacht alla partenza, è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche proibitive. Dei 104 partecipanti, ben 16 imbarcazioni si sono già ritirate dopo 24 ore, a causa di danni agli alberi, alle vele e guasti tecnici. L’impatto della tragedia e delle avverse condizioni meteo rappresenta un tragico promemoria sui pericoli insiti nel mondo della vela, richiamando l’attenzione sulla sicurezza in mare in occasione di competizioni così esigenti.
Mentre il paese piange le perdite, la comunità velica si trova a riflettere sulla necessità di maggiore attenzione e preparazione per affrontare le sfide poste dalla natura durante eventi così imponenti.