Cavie da laboratorio decapitate e torturate | La verità scioccante dietro le ricerche di un'università italiana!

Scandalo a Catanzaro: laboratori universitari coinvolti in atrocità sugli animali. Scopri l'inchiesta choc della Gdf e le reazioni degli animalisti! 🐭⚖️🔍

A cura di Redazione
15 gennaio 2025 18:21
Cavie da laboratorio decapitate e torturate | La verità scioccante dietro le ricerche di un'università italiana!
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Cavie Decapitate e Schiacciate per Crudeltà: Inchiesta Shock all’Università di Catanzaro

Un’inchiesta della Procura di Catanzaro ha portato alla luce un caso di atrocità nei laboratori dell’Università Magna Graecia, dove topolini utilizzati come cavie da laboratorio sono stati brutalmente uccisi per pura crudeltà. Gli animali, sottoposti a torture inaudite, sono stati schiacciati contro il muro e decapitati senza anestesia, in una situazione che rasenta il macabro. Questa scoperta ha fatto emergere un sistema corrotto e truffaldino che ha permesso a tali pratiche disumane di passare inosservate.

Gli atti di maltrattamento si sono verificati in due laboratori, uno situato nel campus di Germaneto e l’altro a Roccelletta. Le indagini hanno rivelato che i laboratori erano diventati veri e propri mattatoi, con metodi di controllo irregolari che hanno consentito di bypassare le ispezioni previste dalla legge.

Arresti e Provvedimenti Cautelari

Oltre alle atrocità riscontrate, l’inchiesta ha portato all’esecuzione di dodici provvedimenti cautelari da parte della Guardia di Finanza. Nello specifico, sono stati effettuati undici arresti domiciliari e una sospensione di un indagato dall’esercizio delle pubbliche funzioni per un anno. Tra i soggetti coinvolti spiccano nomi di rilievo, come l’ex rettore dell’ateneo Giovambattista De Sarro e il responsabile dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Giuseppe Caparello.

Le accuse rivolte contro gli indagati comprendono maltrattamenti e uccisioni di animali, nonché reati di truffa aggravata e corruzione, dimostrando un legame problematico tra l’Università e le autorità sanitarie.

Gravi Violazioni delle Normative

L’analisi della documentazione ha rivelato un sistema di favoritismi e collusioni tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e l’Università Magna Graecia. Tra le gravi violazioni si annoverano sperimentazioni su animali vivi non conformi alla legge e un allevamento abusivo di cavie da laboratorio. Le risultanze dell’indagine hanno portato al sequestro dei laboratori e di beni per un valore di 23mila euro.

La Denuncia della LAV

La Lega Anti Vivisezione (LAV) ha denunciato inchieste simili che mostrano l’incapacità del Ministero della Salute di garantire i dovuti controlli. “Gli stabulari devono essere costantemente controllati dalle autorità locali competenti”, ha affermato un portavoce della LAV, accentuando la responsabilità del Ministero.

L’associazione ha sollevato una questione più ampia, sostenendo che questo caso non è un caso isolato, ma parte di un problema sistemico di maltrattamento degli animali in contesti di ricerca.

Impegni per il Futuro

In vista delle atrocità commesse, la LAV ha offerto supporto alle forze dell’ordine nel recupero degli animali sopravvissuti. “Siamo pronti a collaborare con la Guardia di Finanza per gestire il trasferimento degli animali in strutture di recupero appropriate.”

Questa triste vicenda rappresenta un allarme non solo per il mondo accademico, ma per l’intera società, richiamando l’attenzione sulla necessità di riforme e trasparenza nel trattamento degli animali negli studi di ricerca. La speranza è che questa inchiesta possa fungere da catalizzatore per una maggiore responsabilità e rispetto nei confronti degli esseri viventi coinvolti in tali protocolli.

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