Claudio Ranieri rivela il segreto della sua rinascita | Ma cosa c'è dietro il ritorno improvviso del 'maestro del calcio'?
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Ranieri riporta la Roma tra i grandi: "Mi hanno tirato giù dall’Aventino, io sono Benjamin Button"
Roma – Claudio Ranieri, l’allenatore simbolo della Roma, si esprime con una visione rinnovata del calcio e una sorprendente carica di entusiasmo. Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha dichiarato: “Quando mi sono accorto che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me.” Un’affermazione che riassume la sua rinascita dopo un periodo di lontananza dalle panchine.
Ranieri, che può vantare un’esperienza di ben 40 anni allenando varie squadre, dal Valencia al Catanzaro, passando per Cagliari e Firenze, si sente profondamente legato a Roma. "Mi vogliono bene a Valencia, a Cagliari, anche a Firenze, Napoli, Catanzaro e naturalmente a Roma, la mia Roma…”, ha proseguito l’allenatore, evocando i suoi ricordi d’infanzia legati al calcio, come le partite giocate all’oratorio al Testaccio e San Saba.
Sebbene Ranieri sia consapevole che la sua carriera volge verso il termine, ha rivelato di aver ricevuto "più richieste che dopo il trionfo col Leicester" negli ultimi mesi. La determinazione nel voler tornare su una panchina è stata alimentata dall’entusiasmo dei tifosi e dalla nuova guida della società, i Friedkin. “Hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma,” ha sottolineato.
Nonostante l’atteggiamento più riservato degli americani rispetto ai loro contemporanei europei, Ranieri ha affermato: “Gli americani sono fatti così. Affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano.” Questo però non è stato un freno per lui, che ha ottenuto successi significativi, come il quinto derby vinto contro la Lazio.
La sua gestione della squadra è caratterizzata da una nuova mentalità. "So tutto, ho tutto chiaro. Ma ora le cose vanno meglio, la squadra ha recuperato l’autostima, è in fiducia," ha spiegato Ranieri, sottolineando il miglioramento della prestazione della Roma, evidenziata dal confronto con una Lazio in forma.
Un altro punto centrale dell’intervista è stato l’approccio con i giocatori della rosa, a partire da Paulo Dybala. “Il sorriso è importante, chi arriva al campo col sorriso, come Paulo, facilita le cose e ti riempie il cuore,” ha affermato, sottolineando l’importanza del morale nel contesto della squadra. Il suo obiettivo è gestire al meglio le forze dei suoi giocatori, con particolare attenzione a Dybala, "ma va salvaguardato. Lo tolgo non appena lo vedo stanco.”
Infine, Ranieri ha accennato alla figura di Francesco Totti, dichiarando che “Francesco prima dovrà capire cosa vuol fare da grande.” Un chiaro segnale della sua volontà di coinvolgere i “big” della Roma nel processo di rinascita della squadra.
Con ottimismo e un messaggio di determinazione, Ranieri sembra riuscire a riportare il club giallorosso nel cuore dei suoi tifosi. “Mi hanno tirato giù dall’Aventino,” conclude, metaforicamente richiamando la sua volontà di tornare protagonisti, proprio come Benjamin Button, per il calcio che ama.