Cooperante scomparso in Venezuela da due mesi | La verità che potrebbe cambiare tutto sulla sua misteriosa detenzione!

Alberto Trentini, cooperante scomparso in Venezuela, solleva timori per la sua sicurezza. La madre chiede un intervento urgente del governo. 🕊️🇮🇹❤️

A cura di Redazione
15 gennaio 2025 08:35
Cooperante scomparso in Venezuela da due mesi | La verità che potrebbe cambiare tutto sulla sua misteriosa detenzione!
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Alberto Trentini scomparso in Venezuela: la famiglia lancia un appello al governo italiano

ROMA – Da due mesi, l’operatore umanitario italiano Alberto Trentini è scomparso in Venezuela, dove lavorava per la ONG francese ‘Humanity e Inclusion’. Trentini, 45 anni, è stato fermato a un posto di blocco il 15 novembre 2024, dopo di che non si hanno più tracce di lui. La madre del cooperante, Armanda, esprime la sua profonda preoccupazione e chiede al governo italiano di intervenire con urgenza per riportare a casa il figlio.

In una comunicazione attraverso l’avvocata Alessandra Ballerini, legale anche della famiglia Regeni, la madre di Alberto ha fatto appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Confidiamo che la presidente si adoperi con lo stesso impegno” mostrato in altre situazioni simili, come il caso di Cecilia Sala, una connazionale recentemente liberata. Nonostante i tentativi di avviare un dialogo con le autorità venezuelane, la situazione si complica.

I rapporti tra Italia e Venezuela sono attualmente tesi. Il governo di Nicolás Maduro ha ridotto la rappresentanza diplomatica italiana nel paese sudamericano, aumentando così le difficoltà nel garantire assistenza consolare a Trentini. Il 13 dicembre 2024 è stata convocata alla Farnesina l’incaricata d’affari ad interim del Venezuela per sollecitare un intervento, ma finora non ci sono stati aggiornamenti significativi.

Anche il Partito Democratico ha chiesto chiarimenti al ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando la necessità di tutelare i diritti di Alberto. In un’interrogazione urgente, i deputati hanno evidenziato che Trentini è stato trasferito da Guasdualito a San Cristóbal e ora si troverebbe sotto la custodia della Direzione generale di controspionaggio militare. Le sue condizioni di salute sono precarie, in quanto soffre di ipertensione e non è chiaro se stia ricevendo l’assistenza medica necessaria.

La madre, visibilmente angosciata, ha dichiarato: “Non so dove sia, come stia, né come lo trattano”. L’assenza di comunicazioni da parte di Alberto ha creato una situazione di ansia costante per la famiglia. “Un silenzio di due mesi genera un’angoscia che non è immaginabile”, ha aggiunto, descrivendo la tensione emotiva vissuta in questi giorni.

Chi è Alberto Trentini? La sua carriera nel campo umanitario è iniziata quasi vent’anni fa, portandolo a operare in diverse missioni in Africa, Sudamerica, Libano e Balcani. Laureato in Storia all’università di Ca’ Foscari, si è specializzato in assistenza umanitaria e ingegneria sanitaria. La sua esperienza include ruoli di responsabilità in progetti cruciali in vari paesi e, negli ultimi tre anni, era stato impegnato in Colombia.

La famiglia di Trentini continua a sperare in un rapido intervento delle autorità italiane. L’appello a non dimenticare il loro lutto e la loro angoscia si fa sempre più forte, mentre la comunità internazionale guarda con attenzione a questa difficile vicenda umanitaria.

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