Giorgia Meloni entusiasta: “Bella serata con Donald Trump”

La premier italiana, Giorgia Meloni, ha compiuto una visita lampo negli Stati Uniti, recandosi a Mar-A-Lago, la residenza privata di Donald Trump a West Palm Beach. L'incontro, caratterizzato da grande riservatezza, è stato annunciato attraverso un post sui social in cui Meloni si è mostrata sorridente al fianco di Trump, accompagnata dalla didascalia: "Bella serata, lo ringrazio per l'accoglienza. Pronti a lavorare insieme."

Le parole della premier risuonano come una risposta agli elogi del Tycoon, che secondo il Wall Street Journal l'ha definita "una donna fantastica" che "ha preso d'assalto l'Europa".

Temi sul Tavolo: Dalla Diplomazia alla Sicurezza

Il riserbo sull'incontro nasce dalla complessità dei temi trattati, che spaziano dall'Ucraina al Medio Oriente, dai dazi alla collaborazione tecnologica tramite Starlink. Tuttavia, il punto più urgente e delicato è stato il caso della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in un carcere iraniano.

Secondo il New York Times, Meloni avrebbe abbandonato il consueto approccio diplomatico per premere con forza affinché la questione fosse affrontata con urgenza. La vicenda si lega all'iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, detenuto a Milano e richiesto dagli Stati Uniti per estradizione.

Un Incontro Strategico per Tempi e Opportunità

Nonostante l’incontro ufficiale fosse atteso per il 20 gennaio, giorno del giuramento di Trump a Washington, Meloni ha anticipato la visita, probabilmente influenzata dalla decisione dei giudici italiani di fissare l’udienza su Najafabadi al 15 gennaio.

A complicare ulteriormente l’agenda, la prossima settimana Roma ospiterà il presidente uscente Joe Biden, che incontrerà il Papa, il presidente Sergio Mattarella e la stessa Meloni. Tuttavia, è evidente che Biden non rappresenti più l’interlocutore principale per risolvere il caso Sala, aumentando l’urgenza del blitz in Florida.

Il Ruolo di Elon Musk e della Nuova Amministrazione Trump

Un attore invisibile ma cruciale nel viaggio è Elon Musk. Sebbene non compaia nelle immagini ufficiali, i post su X suggeriscono che il patron di Tesla abbia giocato un ruolo decisivo nell’organizzazione dell’incontro tra Meloni e Trump.

Al fianco dei due leader erano presenti membri di spicco della futura amministrazione statunitense, come Marco Rubio, futuro segretario di Stato, Scott Bessent, prossimo segretario al Tesoro, e Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale. Questo parterre sottolinea l’importanza riservata alla premier italiana, vista come un’alleata chiave di Trump in Europa.

Un Ponte tra Trump e l’Europa

Secondo il New York Times, l’incontro riflette la volontà di Trump di rafforzare il suo rapporto con Meloni, affidandole il ruolo di mediatrice tra il suo governo e i leader europei. La visita si è conclusa con una nota di forte simbolismo, evidenziando la posizione della premier italiana come interlocutrice privilegiata e alleata di riferimento nel panorama europeo conservatore.