Riccardo Bossi condannato a oltre 2 anni di carcere | La verità sul reddito di cittadinanza che non ti aspetti!
Riccardo Bossi condannato a 2 anni e mezzo per aver truccato il reddito di cittadinanza. Un'altra pagina controversa nella sua storia! ⚖️💰
Riccardo Bossi condannato a due anni e sei mesi per la percezione indebita del reddito di cittadinanza
ROMA – Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Busto Arsizio, Veronica Giacoia, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Riccardo Bossi, figlio dell’ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi. La pena ammonta a due anni e sei mesi di reclusione per falsa attestazione, con l’accusa di aver indebitamente percepito 43 mensilità del Reddito di Cittadinanza.
La somma complessiva ottenuta fraudolentemente si aggira intorno ai 12.800 euro. La condanna supera dunque la richiesta del pubblico ministero Nadia Alessandra Calcaterra, che aveva proposto una pena di due anni e quattro mesi. In aggiunta, il giudice Giacoia ha ordinato a Bossi di versare una provvisionale di 15 mila euro all’INPS.
Un’indagine avviata nel 2023
L’indagine che ha portato a questo verdetto è cominciata nel marzo 2023, in seguito a una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate riguardante un assegno mensile di 280 euro, destinato a coprire l’affitto dell’abitazione in cui Bossi risiedeva. Tuttavia, è emerso che già nel 2019 Bossi era stato colpito da un’ingiunzione di sfratto per morosità, rendendo quindi illegittima la sua richiesta di aiuto economico. Il soggetto aveva abbandonato l’appartamento nel 2022, in un contesto che evidenzia la frode nella percezione del reddito statale.
Un passato giudiziario complesso
Questa sentenza rappresenta la terza condanna per Riccardo Bossi, il quale si era già trovato in difficoltà legali in passato per reati di insolvenza fraudolenta e truffa. Si tratta di un nuovo capitolo in una storia giudiziaria difficile, che solleva interrogativi sulla gestione delle responsabilità legali e finanziarie da parte del figlio dell’ex leader leghista.
In un contesto in cui il Reddito di Cittadinanza è al centro di dibattiti politici e sociali, questo caso riporta l’attenzione sulle criticità di un sistema che può essere facilmente sfruttato, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso per prevenire le frodi e garantire che i fondi pubblici raggiungano coloro che ne hanno realmente bisogno.
Con questa condanna, la situazione di Riccardo Bossi si complica ulteriormente e segna un momento significativo nella lotta contro l’abuso delle erogazioni pubbliche.