100 anni di storia | La Sapienza e il futuro della democrazia tra sfide e innovazione
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La Sapienza celebra il centenario della Facoltà di Scienze Politiche: "In difesa della democrazia"
ROMA – La Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma, un’istituzione di riferimento con oltre 12mila iscritti, ha recentemente festeggiato un importante traguardo: 100 anni di insegnamento. In un’intervista esclusiva, il preside Pierpaolo D’Urso ha condiviso la sua visione circa il futuro della democrazia e il ruolo cruciale che la Facoltà gioca nel formare le menti critiche di domani.
“Governare una realtà così ampia e dinamica è una sfida quotidiana”, ha affermato D’Urso, sottolineando l’importanza di una governance inclusiva e di un forte senso di comunità. La Facoltà si distingue per la sua offerta formativa diversificata, che include corsi di laurea triennali e magistrali, dottorati e master, costruendo così un ambiente stimolante e collaborativo.
Una delle prerogative principali dell’istituzione è la tutela della memoria storica e il riconoscimento delle figure che hanno segnato la politica italiana, come Aldo Moro e Vittorio Bachelet, martiri della Repubblica uccisi per il loro impegno democratico. “La democrazia non si eredita, si costruisce ogni giorno, con responsabilità e impegno”, ha sottolineato D’Urso, che ha affermato il valore degli eventi commemorativi e delle iniziative volte a mantenere viva la loro eredità.
Il futuro della democrazia, però, è sotto pressione. D’Urso ha evidenziato come la crescente sfiducia nelle istituzioni e la diffusione di regimi autoritari mettano a rischio i principi stessi della rappresentanza. “È proprio questa ‘lentezza’ della democrazia, che la rende un baluardo della libertà”, ha dichiarato, aggiungendo che il progresso si nutre del confronto tra diverse idee e della tutela delle minoranze.
In questo contesto, il preside ha annunciato un convegno per celebrare il centenario della Facoltà, previsto per il 12 e 13 giugno, dal titolo “Democrazia, Autorità, Processi Globali”. L’evento avrà lo scopo di “riflettere su nuovi paradigmi di governance, capaci di rispondere alle sfide della contemporaneità”.
Guardando ai punti di forza della Facoltà, D’Urso ha citato la multidisciplinarità come una delle colonne portanti, sottolineando che gli studenti non solo studiano la politica, ma anche i fenomeni sociali, culturali ed economici che la influenzano. “La nostra identità è fondata sull’integrazione di discipline diverse”, ha spiegato, suggerendo che questo approccio risponde efficacemente alle sfide della complessità contemporanea.
Infine, D’Urso ha parlato dell’importanza dell’innovazione nell’istruzione, con un forte focus sulle tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale, in un’epoca in cui il panorama politico è sempre più influenzato da tali strumenti. “Dobbiamo garantire agli studenti gli strumenti concreti per affrontare le nuove dinamiche globali”, ha concluso, ribadendo il ruolo chiave della Facoltà nel fornire una preparazione completa.
In un’epoca in cui i valori democratici sono messi in discussione, il messaggio di D’Urso è chiaro: la democrazia è un processo attivo, che richiede impegno e responsabilità da parte di tutti. La Facoltà di Scienze Politiche continuerà a essere un punto di riferimento essenziale per chi desidera comprendere e contribuire al miglioramento del mondo.