40 ONG italiane lanciano un appello scioccante: "Spegniamo il Colosseo per Gaza" | È il momento di agire o rimanere in silenzio?
Oltre 40 ONG italiane lanciano un appello per spegnere il Colosseo e fermare la strage a Gaza. Unisciti all'iniziativa per accendere le coscienze 🕊️✨

Gaza, l’Appello delle ONG Italiane: "Spegniamo il Colosseo per Fermare la Strage"
Roma – Oltre quaranta organizzazioni non governative italiane hanno lanciato un appello morale al ministro della Cultura Alessandro Giuli e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, chiedendo di spegnere le luci del Colosseo per un’ora in segno di lutto per le vittime civili in Gaza. Tra i gruppi partecipanti figurano nomi noti come Medici Senza Frontiere, Emergency e Amnesty International.
L’iniziativa si propone di “spegnere una luce per accendere le coscienze”, un gesto simbolico volto a richiamare l’attenzione sull’intensificarsi della violenza nella regione. Le organizzazioni hanno sottolineato che la situazione umanitaria a Gaza è diventata esplosiva, con attacchi aerei israeliani che hanno provocato un numero sempre crescente di vittime innocenti. "Le operazioni militari hanno già causato un migliaio di morti, molte delle quali sono bambini," hanno affermato nella loro dichiarazione.
Le vittime della violenza, secondo le ONG, sono non solo numerose, ma il contesto è allarmante: oltre centomila bambini sono rimasti isolati e privi di accesso a cibo, acqua e assistenza medica. Due ospedali sono stati distrutti negli ultimi giorni, aggravando ulteriormente la già precaria situazione sanitaria. Le associazioni hanno evidenziato che le donne, i bambini e le persone vulnerabili sono le più colpite da questo conflitto, mentre l’azione delle istituzioni internazionali viene percepita come inadeguata e indifferente.
“È una situazione di grande sofferenza e impunità”, si legge nel comunicato, che richiama l’attenzione sulla complicità di attori internazionali, come gli Stati Uniti e l’Unione Europea, nel perpetuare tale ingiustizia. Le ONG fanno appello al governo italiano affinché “intervenga per porre fine a questa tragica situazione”, invitando la popolazione a unirsi all’iniziativa tramite la diffusione del messaggio e al coinvolgimento attivo.
A sostegno dell’appello è intervenuta anche l’ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh, che ha espresso gratitudine per il sostegno italiano e ha sottolineato che "il massacro in corso a Gaza è di una gravità senza precedenti”. Ha evidenziato il numero impressionante di morti, che supera le 50.000 unità, di cui il 70% sono donne e bambini.
“Siamo convinti che queste azioni simboliche possano contribuire a risvegliare le coscienze e stimolare risposte concrete”, ha dichiarato Odeh, invitando le istituzioni a seguire l’appello e a non restare in silenzio di fronte a questa violazione dei diritti umani.
Infine, le organizzazioni promotrici hanno esortato cittadini e gruppi sociali a sottoscrivere e condividere l’appello, mediante contatti diretti con le istituzioni, per “non rimanere in silenzio” di fronte a una situazione umanitaria disperata.