Fabrizio Corona insulta Selvaggia Lucarelli | Il Governo risponde con un'interrogazione choc!
Insulti a Selvaggia Lucarelli, il caso Corona fa discutere in Parlamento. Ecco le reazioni e le richieste di maggior rispetto nei teatri đâď¸


Scontro tra cultura e volgaritĂ : lâinterrogazione parlamentare sul âcaso Coronaâ
ROMA â La polemica suscitatasi attorno allo spettacolo âGurulandiaâ di Fabrizio Corona ha raggiunto il Governo. A lanciare la sfida è stata la deputata del Partito Democratico, Eleonora Evi, che ha annunciato unâinterrogazione parlamentare in risposta a insulti e atti sessuali simulati perpetrati dallâex paparazzo nei confronti della giornalista Selvaggia Lucarelli. Durante le sue esibizioni a Milano e Torino, Corona ha dato vita a uno spettacolo che ha sollevato forti critiche per il suo contenuto esplicito e offensivo.
âCome può chiamarsi âspettacoloâ una vomitata di insulti, bodyshaming e atti sessuali simulati su un cartonato che raffigura una donna?â Ha chiesto indignata Evi su Instagram, enfatizzando come la situazione non sia solo preoccupante ma assolutamente inaccettabile. âQuesto non è spettacolo, non è cultura, non è intrattenimento, è solo violenza verbale, è becera volgaritĂ .â
La deputata ha messo in discussione la decisione del Teatro Nazionale di Milano di ospitare lâevento, sostenendo che tali contenuti non dovrebbero avere un pubblico, soprattutto in un contesto teatrale di grande prestigio.
Selvaggia Lucarelli ha risposto alla situazione attraverso le sue storie su Instagram, giustificando la sua indignazione e criticando le scelte del teatro. Ha documentato gli insulti ricevuti nel corso del tempo da Corona, evidenziando come la stampa a volte contribuisca a normalizzare tali comportamenti piuttosto che indignarsi. âIn tutto questo tempo vi è parso normale che i giornali, I COLLEGHI, rilanciassero gli insulti anzichĂŠ indignarsi? Ma avete idea del danno?â ha dichiarato Lucarelli, scatenando ulteriori reazioni sia sui social che nel panorama mediatico.
Il Teatro Nazionale di Milano, di fronte alle critiche, ha pubblicato una nota di scuse in cui ammette di esser stata colpita da numerose segnalazioni da parte degli spettatori. âCi scusiamo con chi non abbia condiviso i contenuti dello spettacolo garantendo che in futuro porremo unâattenzione maggiore nella definizione della nostra programmazione.â Tuttavia, la risposta è stata accolta da Lucarelli con sarcasmo, riflettendo su come non si possa confondere la libertĂ di espressione con la promozione di offese e comportamenti violenti.
La questione posta dalla deputata Evi potrebbe avviare un dibattito piĂš ampio sulla responsabilitĂ culturale degli spazi pubblici e dei professionisti della comunicazione. Il âcaso Coronaâ potrebbe segnare un punto di svolta nel rapporto tra spettacolo e rispetto, tra intrattenimento e psicologia collettiva, in unâepoca in cui la tolleranza verso la volgaritĂ sembra essere cresciuta pericolosamente.
Il futuro di iniziative come quella di Corona, e il livello di attenzione che la cultura italiana vorrà dedicare alla dignità e al rispetto, è ora in discussione, non solo in Parlamento ma anche tra gli spettatori e le istituzioni.